La notizia di ieri è che José Luis Palomino, difensore dell’Atalanta, è risultato positivo in un test antidoping a sorpresa effettuato all’inizio del ritiro (tra il 4 e il 6 luglio) da Nado Italia a Zingonia. "Il Tribunale nazionale antidoping, accogliendo l’istanza proposta dalla Procura nazionale antidoping, ha immediatamente sospeso in via cautelare l’argentino che è ora chiamato a rispondere all’accusa di aver violato gli articoli 2.1 e 2.2 del Codice sportivo antidoping, che parlano anche della «responsabilità personale dell’atleta nell’assicurarsi di non assumere sostanze proibite»", spiega la Gazzetta dello Sport.

L’argentino viene definito "distrutto, ma ha subito cercato di reagire: già ieri ha iniziato a controllare a casa la presenza di pomate che possano contenere il Clostebol - racconta la rosea -. Si pensa infatti che ci possa essere stata una contaminazione involontaria, un po’ come nel caso del cestista Burns che come visto ha concluso il suo iter processuale con un’assoluzione". Per doping i giocatori rischiano fino a due anni se non c’è intenzionalità e fino a quattro se viene invece accertata.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 27 luglio 2022 alle 12:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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