A 48 ore dall'assemblea, l'ennesima, per l'assegnazione dei diritti tv per il prossimo triennio, la tensione tra le varie parti raggiunge vibrazioni altissime. Il via vai di lettere di Sky e Dazn delle scorse ore, spacca ulteriormente la Lega di Serie A, già divisa. La miccia che ha innescato il tutto è partita dall'ad Luigi De Siervo che avrebbe informato i vertici di Sky "della necessità di rinunciare alle precisazioni presentate nel corso della trattativa" poiché in caso di mancata rinuncia l'offerta risulterebbe condizionata, dunque inammissibile. La comunicazione è avvenuta tramite una telefonata, metodo ritenuto poco consono e addirittura irrispettoso dalla controparte che ieri ha inviato una mail in cui si rende noto di ritenere la suddetta comunicazione "sorprendente", vista la scadenza ormai imminente, come specifica il Corriere della Sera. "Sky ribadisce che la propria offerta è valida quindi da mettere ai voti martedì" riitenendo "la posizione della Lega 'infondata, in contrasto con la Legge Melandri' e tale da pregiudicare 'dinamiche competitive'". 

Non è mancata anche la frecciata a Dazn, al quale Sky ricorda "le difficoltà del 60% delle famiglie italiane ad accedere alla rete con connessioni veloci', come evidenziato dal ministro Colao". E come rende noto il Corsera, si attende oggi la risposta di De Siervo a Sky, mentre è già pervenuta la risposta di Dazn che attraverso una nota ha replicato che "il 99 per cento delle famiglie italiane può dotarsi di una connessione a banda larga con diverse tecnologie, ottima per la ricezione di tutti i servizi internet". 

Un clima di vera e propria guerra neppure troppo fredda, e secondo il quotidiano milanese la domanda da porsi è se "De Siervo sottoporrà, nonostante il parere contrario degli avvocati, l’offerta di Sky al vaglio dei presidenti".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 21 marzo 2021 alle 10:00
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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