Nel giorno in cui Giacinto Facchetti avrebbe compiuto 81 anni, il figlio Gianfelice rilascia una lunga intervista al Corriere della Sera parlando a tutto tondo della figura del padre. "Da dirigente ha fatto più fatica a mantenere la sua proverbiale tranquillità. Dell’Inter era perdutamente innamorato: con il desiderio di tutelare il club in anni non facili ha speso molte energie e, in qualche momento, si è sentito molto solo", racconta.

Nell'intervista si parla anche delle partite viste assieme. "Impegnativo, per noi ragazzi: voleva un tifo costruttivo - dice ancora Gianfelice -. Nei confronti della Nazionale, poi, pretendeva sempre il massimo rispetto. Qualche mese prima che se ne andasse, Diego Della Valle lo aveva candidato alla presidenza della Federcalcio, senza sapere della malattia. A papà aveva fatto un enorme piacere".

Inevitabilmente si passa a parlare di Calciopoli. "È stato lasciato troppo solo, e questa cosa alla lunga lo ha fatto ammalare. Purtroppo Calciopoli non finirà mai, ci sarà sempre chi prova a screditare. Ma la testimonianza più bella di mio padre arriva dalla strada: il tifoso che organizza una mostra nelle Langhe per ricordarlo, la signora che ti ferma per dirti che bella persona era papà. Per tutelarlo, nel fuggi fuggi generale, ho querelato per diffamazione Luciano Moggi e sono andato a testimoniare a Napoli. Quello che ho detto è agli atti del processo. La considero la mia medaglia".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 18 luglio 2023 alle 11:11
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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