La Roma tiene il controllo della partita anche quando non ha quello del pallone. La Gazzetta dello Sport sintentizza in una frase la partita di ieri sera al Meazza. "L’Inter ha il vantaggio del possesso-palla (58,6 per cento), ma la Roma fa gol. Perché sa aspettare, raccolta e ben protetta, e poi riparte in velocità: quante multe avrebbero preso Gervinho e Florenzi se sul campo di San Siro ci fosse stato l’autovelox? Rapidi, guizzanti negli spazi stretti e imprendibili nelle praterie concesse dall’Inter. E, a cucire il gioco e innescare i due sprinter, sempre il solito trio di registi". Al contrario, secondo la rosea, l'Inter non dispone della stessa qualità in mezzo al campo. "I tre di Mazzarri (Guarin, Cambiasso e Taider) hanno caratteristiche atletiche importanti, sanno fiondarsi negli spazi, ma non riescono a gestire la manovra con la sapienza dei romanisti. E difatti il gioco nerazzurro si basa spesso sui lanci lunghi dei difensori e sulla caccia alla cosiddetta «seconda palla», sulle grandi volate dei laterali e sulle incursioni centrali di Guarin e di Alvarez. Il colombiano è sfortunato quando colpisce il palo dalla distanza, è coraggioso quando va a contrastare gli avversari (16 duelli, 8 vinti e 8 persi), è utile in fase d’interdizione (5 recuperi), però deve essere più efficace: 19 palloni persi sono troppi e alla lunga pesano nell’economia della costruzione della manovra. Un dato positivo, per Guarin, riguarda i dribbling: sono ben 6 quelli riusciti. Quando parte è davvero difficile bloccarlo. Il problema è che, nell’Inter, non tutti sanno saltare l’uomo come fa lui...". 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 06 ottobre 2013 alle 09:39 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print