Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Christian Vieri ha parlato dell'Italia e dell'Europeo che sta per cominciare con particolare sguardo al ruolo di centravanti.

Il nostro centravanti di oggi, Scamacca, ha qualcosa di Vieri?
"Niente, secondo me. Totalmente diversi per caratteristiche".

A volte un po' pigro, ha detto Spalletti.
"A volte dà l'idea di dover fare di più, non so se chiamarla pigrizia. Luciano ha solo cercato di tirargli fuori di più: a volte gli allenatori cercano di dare una scossa, toccando certe corde".

Per come gioca la Nazionale, può essere fondamentale come sa "accompagnare" la squadra.
"Ha una qualità importante per un attaccante, per come è il calcio oggi: è bravo a vedere i compagni, a smarcarli. Anche con i colpi di tacco: fanno parte delle sue giocate".

Parliamo degli altri centravanti dell'Europeo. Fatte le debite proporzioni, uno così è Harry Kane, no?
"L'unico attaccante inglese che non è inglese: grande tecnica, meno forte fisicamente ma è sempre dentro il gioco. Un nove che è anche un dieci. Forse gli è mancata anche un po' di fortuna, fatto sta che non ha vinto un trofeo, con i club o con la nazionale. Sperava di riuscirci con il Bayern: ora è lì che non vede l'ora di afferrarlo".

Lewandowski è un po' "invecchiato"?
"Più che altro si è infortunato, vediamo per quando recupera. A 35 anni ci sta di segnare meno, che lo si veda meno sui 90': la qualità resta. E ci sta che con la Polonia fatichi di più: da soli non si basta mai, infatti Haaland l'Europeo lo vede in tv. In nazionale Lewa fa quello che può, chi sa di calcio lo capisce".

Giroud di anni ne ha 37...
"Lui è il centravanti che fa giocare i compagni di un attacco devastante. Segna meno di altri, fa più di altri per la squadra: la fa salire, respirare, quel suo lavoro non manca mai".

La Francia ha anche Thuram.
"Grande scoperta: molto più forte di quello che pensavo. Mi aspetto che segni tanto, nella squadra favorita per il titolo".

Sezione: News / Data: Ven 14 giugno 2024 alle 14:07 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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