Così Mario Sconcerti, per il Corriere della Sera, evidenzia quelle che saranno le principali novità del campionato.

1 - Per la prima volta solo due squadre si qualificheranno direttamente per la Champions, la terza dovrà farlo con lo spareggio di agosto, che peraltro perdiamo da due anni consecutivi (Samp con il Werder e Udinese con l'Arsenal). È una novità che avrà forti conseguenze tecniche. La riduzione dei premi finali ridurrà anche il numero di partite importanti o incerte. Faciliterà le scommesse, il cui uso massiccio è la vera novità degli ultimi anni. Continuerà in compenso la rivalutazione della Coppa Italia.

2 - Ci sono tre tecnici nuovi fra le prime sei squadre. Continua l'onda lunga dei giovani, stavolta sono arrivati Conte e Luis Enrique. Gasperini è giovane a questi livelli. Si conferma il profondo cambio generazionale che si traduce in qualcosa di nuovo anche sul campo. Nessuno gioca più il 4-4-2 che ancora fa testo in Inghilterra e Germania. La gioventù e la minore ricchezza, portano le società a sperimentare.

3 - Due tecnici sono già cambiati prima di cominciare. Il dieci per cento è fuori senza aver giocato una partita. Non era mai successo.

4 - Il numero dei calciatori tesserati in serie A ha raggiunto la cifra record di 800. È un dato mostruoso, dovrebbero essere circa la metà. Questo è il vero problema della stagione e del calcio in generale.

5 - Le prime sei squadre del campionato per la prima volta rappresentano le quattro città più importanti del Paese, Milano-Roma-Torino-Napoli. Sono le squadre che incassano di più dalle televisioni perché hanno i più grandi bacini di utenza, a conferma che il calcio è sempre più un fatto economico e sempre meno fatto tecnico. I buoni giocatori li vedono in molti, ma solo pochi possono comprarli. Nonostante gli stregoni siano in tanti e pensino di trovare nuove scuole dovunque, non è stata ancora trovata un'alchimia alternativa alla ricchezza. Le squadre che in Europa vincono di più restano quelle che hanno il deficit più alto, a cominciare da Barcellona e Manchester United.

6 - Prendendo come basi le probabili formazioni delle prime 6 squadre, si trovano 22 giocatori italiani e 44 stranieri. Il 33 per cento esatto. È il dato più basso di sempre. Vedremo se resisterà, ma la cosa più interessante viene dai ruoli. Dei 22 italiani in campo ben 12 sono portieri o difensori, appena 2 gli attaccanti, di cui uno, Totti, molto discusso attualmente (l'altro è Matri). Sta qui il vero danno. Abbiamo da tempo abbandonato interi settori di campo. Ci siamo arroccati sulle nostre specializzazioni. Siamo diventati un calcio spezzato.

7 - Ci sono molti giovani che stanno arrivando. Uno si chiama Tassi, ha 16 anni, ha debuttato in A la primavera scorsa, l'ha preso l'Inter pagandolo molto. A me sembra un fuoriclasse, tra Baggio e Pirlo, per voler spingere fino in fondo la sciocchezza. Ma molti altri con qualche anno in più sono pronti. A vent'anni da Totti e Del Piero, era l'ora.

Sezione: News / Data: Sab 03 settembre 2011 alle 22:03 / Fonte: Mario Sconcerti per il Corriere della Sera - TuttoJuve.com
Autore: Fabrizio Romano
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