Mario Sconcerti dedica il suo editoriale  di oggi sul Corriere della Sera alla Nazionale e al ruolo di Roberto Mancini. "È la prima volta che il giocatore simbolo della Nazionale è il suo allenatore - si legge -. L’Italia di Mancini non è figlia di nessuno. I diciassette che hanno giocato venerdì a Bologna vengono da dieci squadre diverse. Sassuolo e Juventus hanno in squadra lo stesso numero di giocatori, tre. L’Inter solo Barella, il Milan solo Donnarumma. Davanti a questa Babele Mancini ha capito che doveva fare a modo suo. Così non ha cercato una squadra, ha cercato il calcio".

Secondo Sconcerti, "tutti giocano molto meglio in Nazionale. C’è un filo rosso che tiene insieme questi giocatori, nessuno dei quali ha ancora fatto cose eccezionali. Mancini ha costruito una squadra e qualcosa di più, ha costruito un’invenzione, una speranza, quella sensazione di vaga immortalità che fa capire di essere unici. Questo non basta per vincere, ma serve a capire un lavoro diverso".

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Sezione: News / Data: Lun 07 giugno 2021 alle 18:27
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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