"In Italia si sta lanciando un messaggio di calcio diverso da quello europeo, perlomeno i risultati vanno in questa direzione. In Italia si dice che il calcio moderno sia uomo contro uomo, soprattutto nella fase difensiva, mentre fuori dall'Italia il predominio è delle squadre che hanno tanta qualità nel palleggio. Sta venendo fuori la disconnessione tra il movimento calcistico di club e quello delle Nazionali. Noi a livello di club abbiamo fatto bene negli ultimi anni, arrivando secondi e terzi nel ranking UEFA. Nulla che possa far pensare a una Nazionale che sta fuori per 12 anni dal Mondiale. Però purtroppo penso la forbice fra club e nazionali si stia allargando". Così Maurizio Sarri, analizzando a 360° per Sky Sport lo stato di salute del movimento calcistico italiano. 

E' l'estate degli allenatori in Serie A.
"Non è che sia un gran segnale, vuol dire che a tanti allenatori viene concesso poco tempo per lavorare. Una volta Klopp disse: 'Chi giudica un allenatore da un anno di lavoro non capisce niente di calcio'. Qui si giudica dopo tre partite, il ciclo lungo è sempre stato difficile. E' riuscito a sconfiggerlo solo Gasperini".

Cosa ti è colpisce di un allenatore?
"Mi è piaciuto il coraggio di Luis Enrique di far fuori le più grandi star mondiali per poi andare a vincere tutto. E' un qualcosa di meraviglioso. Un anno prima disse che sarebbero stati più forti senza Mbappé, fu preso per folle, ma alla fine aveva ragione. Ha fatto un percorso ammirevole". 

Sezione: News / Data: Sab 21 giugno 2025 alle 18:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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