"Il Chievo vince meritatamente contro una squadra confusa, ma non poteva essere altrimenti". Arrigo Sacchi, sulla Gazzetta dello Sport, non appare sorpreso dal ko dei nerazzurri all'esordio in campionato. "Credo che si debba fare chiarezza sull’allenatore: sicuramente non è un mago, bensì un professionista con più o meno talento, ma in ogni caso necessita di tempi di lavoro e scelte di uomini con elevata professionalità ed entusiasmo, funzionali al suo gioco e complementari fra loro. Se poi oltre a questo posseggono anche talento, sarà un successo. Però mi sembra che ora ci sia assai poco di tutto ciò, pertanto sarebbe stato utopistico pensare che un tecnico arrivato da pochi giorni in un gruppo che aveva già problemi, con giocatori nuovi o aggregati all’ultimo, potesse trasformarlo in una vera squadra con un gioco organizzato. Il modulo utilizzato è l’ultimo dei problemi, sarebbe come preoccuparsi di una ciglia nell’occhio quando nell’altro c’è una trave. Oggi Frank non si può giudicare, lasciamogli il tempo per conoscere ambiente e calciatori. Il club ha preso una decisione avventurosa, ma forse non aveva più fiducia in Mancini. Ora però c’è poco tempo per rimediare".

Sezione: News / Data: Mar 23 agosto 2016 alle 11:36 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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