Vidic lo aveva detto mesi fa: "In Italia troppi simulatori". Ieri anche Nicola Rizzoli si è sintonizzato sulla stessa frequenza del centrale serbo. "Il campionato italiano non è l'unico dove ci sono i simulatori perché la simulazione è parte del calcio ma non della cultura sportiva. In Europa, però, ci sono Paesi dove si simula molto di meno e mi è capitato di assistere a un match in Premier League dove chi ha simulato è stato fischiato dai propri tifosi per tutta la gara. Ecco, se succedesse anche da noi, sarebbe una gran cosa: i tifosi dovrebbero fischiare il proprio attaccante che si butta in area anzichè dar contro all'arbitro. Comunque, se tutti iniziassero a collaborare, questo fenomeno verrebbe presto estirpato. Qualche tempo fa, ho arbitrato una partita del campionato russo e ho fischiato due falli nel primo tempo e quattro nel secondo... Sarà stato il freddo. Dicono che in Italia il gioco è spezzettato dagli arbitri rispetto a quanto accade in Europa e che questo danneggi i nostri club in Europa ma non è vero: sono i giocatori a fare la partita e a dettare all'arbitro l'indirizzo verso cui va la gara, sono loro che devono decidere se si gioca a calcio o se si danno dei calci.... Al calcio italiano un po' di civiltà manca. Non tanta, ma un po' manca". 



 

Sezione: News / Data: Mar 25 novembre 2014 alle 13:12 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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