"Non so quale sia il male che affligge l'Inter in queste settimane, conquistare due punti nelle ultime sette gare ci dice c'è un problema profondo. Forse strutturale, forse riguarda tutto l'ambiente. Rischiare di compromettere una stagione in questo modo, è difficile da accettare". Non sembra esserci risposta, per Massimo Paganin, alla crisi senza fine dell'Inter: "Il ds Ausilio qualche mese fa disse che era d'obbligo conquistare almeno l'Europa League, quindi è strano che la squadra non abbia recepito il messaggio e che non sia riuscita a dare il massimo nelle ultime settimane - ha proseguito l'ex difensore nerazzurro ai microfoni di TMW Radio -. Deve esserci responsabilità nell'indossare la maglia, questo viene trasmesso a tutti i livelli all'interno della struttura societaria del club. Non riguarda solo i calciatori, ma è un aspetto che parte dal presidente e arriva ai magazzinieri. Il senso di appartenenza deve riguardare tutta la società, poi i calciatori dovrebbero portarla in campo. Quando c'è una certa identità, poi i ragazzi riescono a trasportarla sul terreno di gioco”.

Ma chi si salva in questa Inter? Paganin non punta il dito contro nessuno in particolare, parlando di colpe ben distribuite: “E' difficile dare colpe solo ai calciatori, come è improbabile darle solo a Pioli che ha fatto bene fino a un certo punto del campionato. Dall'esterno, tra l'altro, è difficile parlarne. S'è rotto qualcosa, nelle ultime settimane la squadra non è riuscita a rendere al massimo. Ci sono state tante gare in cui l'Inter è andata in vantaggio, ma poi s'è fatta raggiungere e anche superare da squadre sulla carta inferiori a quella nerazzurra”.

Sezione: News / Data: Mer 10 maggio 2017 alle 03:30
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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