"Lo scudetto è arrivato soprattutto grazie alla compattezza e alla passione del gruppo e questo credo non cambierà" ha detto Riccardo Milani alla Gazzetta dello Sport, dove il regista dalla fede nerazzurra parla di alcuni temi che riguardano anche la sua Inter. "L'Europeo purtroppo ci ha insegnato che sono due ingredienti fondamentali... Occhio al Napoli di Conte, non credo sia tornato in Italia per perdere e può concentrarsi solo sul campionato" ha detto sulla stagione che verrà.

Perché, romano di Roma, è follemente interista?
"Quando avevo 5-6 anni mio padre, lazialissimo, mi ha portato allo stadio per farmi diventare biancoceleste. Peccato abbia scelto la partita sbagliata... L'avversario era l'Inter di Herrera, quella di Sartiburgnichfacchetti, quella che ti entra nel cuore e non va più via. E così è stato. Vincemmo 3-1, segnò Mazzola. Tra l'altro quando giocavo a pallone, regolarmente in maglia nerazzurra, ero per tutti Mazzolino perché ero secchissimo".

Inzaghi le piace?
"Di certo ha dimostrato di essere all'altezza, ha ottenuto risultati importanti nonostante l'eredità di Conte non fosse facile da gestire. A me sorprendono un po' gli spostamenti dell'assetto societario così come la facilità con cui certi pilastri della squadra vengono mandati via come è accaduto con Lukaku".

Ha parlato di Lukaku, quanto le seccherebbe vederlo al Milan?
"Diciamo che il cuscinetto Chelsea-Roma aiuta".

Non è come Calhanoglu, passato direttamente da loro a voi...
"Calha è uno che spero non vada via mai. In realtà io spero non vada via nessuno, a partire da Barella che per me è uno dei giocatori più forti del mondo in questo momento. E poi Lautaro, un grandissimo. Siamo una squadra potente, per questo mi auguro non venga tutto deciso dal mercato".
 

Sezione: News / Data: Sab 06 luglio 2024 alle 17:13
Autore: Egle Patanè
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