Parlando del calcio dilettantistico e giovanile alla Libreria Rizzoli di Galleria V. Emanuele II a Milano durante la presentazione del libro di Fabrizio Basin 'Odio il calcio - Perdibili storie di formazione e pallone', Beppe Marotta ha espresso anche il suo parere sulla cultura della vittoria. Respingendo il noto slogan della Juventus, sua ex squadra, 'Vincere è l'unica cosa che conta'.

"In una squadra giovanile romana, non dico quale, c’era la cosiddetta squadra dei raccomandati - racconta l'ad dell'Inter -. C’era un'Under 15 da una parte e un'Under 15 di quelle un po’ più... (gesticola, facendo riferimento ai ragazzi che andavano presi 'per forza'). È cronaca, non lo dico io. Sicuramente ci sono argomentazioni, però poi sono molto sincero nel dire che ormai la classe dirigenziale, tutta, almeno per quanto riguarda il livello professionistico, sicuramente fa le selezioni in base alle capacità. Una cosa diversa invece è l’esasperazione che c’è nel mondo giovanile, a livello dilettantistico, dove veramente c'è la cultura sbagliata che è quella di dover vincere a tutti costi e per la quale combatto tantissimo: credo che il diritto al gioco deve essere per tutti, e non che alcuni vengano selezionati ed altri no. Vincere non è l’unica cosa che conta? Assolutamente no, anzi. Vedo che però questo concetto è esasperato proprio laddove non ci dovrebbe essere, cioè nel calcio dilettantistico, nel calcio delle squadre dilettantistiche della zona. Questa è una cosa per cui veramente combatto. L’altro giorno ero con Abodi e il tema era proprio quello di dire rafforziamo il gioco del calcio nelle scuole, dove stare all’aperto. Come in Inghilterra, dove tutti hanno la possibilità di giocare senza stare a dire sono più bravo, vinco o perdo".

Sezione: News / Data: Gio 19 ottobre 2023 alle 20:58
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print