Nel calcio è sempre così: quando una squadra subisce troppi gol l’indiziato numero uno è sempre il portiere. Il fatto che non sia riuscito a trattenere un pallone velenoso oppure che si sia fatto sorprendere sul palo difeso con estrema attenzione sono mancanze che lo squalificano inevitabilmente agli occhi dei compagni e dei tifosi. Eppure il più delle volte le colpe sarebbero da attribuirsi alla difesa, che ha permesso agli avversari di fare un po' quel che volevano. Questo è il caso di Handanovič, visto che lo sloveno è considerato da alcuni il principale colpevole per i tanti punti persi dalla Beneamata quest’anno. Se è vero che Samir è stato autore di qualche errore, le sue prestazioni in generale non hanno inciso sul rendimento complessivo della squadra. Il fatto che ora l'Inter non sia più prima in classifica non può dipendere solo dalle prestazioni del portiere, che l'ultima volta contro la Fiorentina ha impedito a Ikoné nel finale di segnare la rete della vittoria. Si può discutere sul fatto che l’attuale numero 1 non sia più stilisticamente perfetto nelle uscite e per quanto riguarda i palloni da bloccare, ma non certo sul suo essere un punto di riferimento nella squadra. Oggi non è più tra i top mondiali nel suo ruolo, ma almeno sarà un’ottima chioccia per Onana. Il camerunese avrà bisogno dei consigli del collega più esperto per scrivere come lui importanti pagine di storia nerazzurra.

C’è bisogno di maggior qualità in mezzo al campo

Per chiarire quindi: no, nonostante qualche sbavatura, anche importante, sarebbe riduttivo e semplicistico considerare Samir Handanovič il punto debole dell’Inter di quest’anno. Al nono posto nella speciale classifica dei portieri di Serie A per parate realizzate, 76, lo sloveno anche nella stagione in corso ha salvato il risultato in più occasioni con i suoi interventi. Il punto debole risiede piuttosto nella mancanza di rincalzi in grado di sostituire il forte 11 titolare; in particolare in panchina non c’è un vice Brozović, capace di far girare il centrocampo quelle poche volte che il croato è assente, e non c’è nemmeno un mediano di qualità che possa sostituire o Barella o Çalhanoğlu. Anche se il probabile partente Vidal si sta dimostrando un discreto rincalzo, non ha più nelle gambe i 90 minuti, mentre Gagliardini può assicurare solamente senso di posizionamento e fase difensiva sul rettangolo di gioco. Insomma, in poche parole sarebbe necessario rivoluzionare la seconda linea. Con uno o due calciatori versatili in più abili a palleggiare, la Beneamata continuerebbe a vincere in Italia, e forse potrebbe tornare a dire la sua anche in campo internazionale: seppur con poca frequenza, l’Inter ha regalato grandi gioie ai tifosi, e proprio per questo motivo è stata definita “pazza”, così come altri successi calcistici non del tutto prevedibili. I miracoli sportivi insomma esistono, ma molto dipende anche dal disporre o meno delle pedine giuste al momento giusto. Inzaghi ne ha tante, ma forse non abbastanza.

Tra pochi mesi Onana sbarcherà a Milano

Se l’Inter sta facendo fatica è perché non può fare altro che “spremere” la formazione titolare per riuscire a imporsi sull’avversario di turno. Ogni sostituzione oggi è un po' un’incognita, e si spera per i nerazzurri che anche la sostituzione di Handanovič con Onana non lo diventi presto. L’ex dell’Ajax dovrebbe sbarcare a Milano a giugno, così da iniziare a prendere confidenza con il suo nuovo club. Il camerunese, con molta onestà, ha recentemente dichiarato come il suo addio alla società che lo ha lanciato non sia dovuto al solo fatto di voler crescere come professionista, ma anche per la proposta di rinnovo dell’ingaggio. A quanto sembra, restando in Olanda avrebbe preso uno stipendio quasi dimezzato rispetto al passato. Al di là delle motivazioni, la cosa importante per il Biscione è poter schierare un estremo difensore che sappia raccogliere l'eredità di Handanovič.

Sezione: News / Data: Lun 21 marzo 2022 alle 17:56
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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