Francesco Perondi, ex preparatore atletico dell'Inter oggi nello staff della Nazionale femminile, spiega ai microfoni de La Stampa cosa possono fare i calciatori costretti a restare in casa con i centri sportivi chiusi a causa dell’emergenza coronavirus: "Le società professionistiche hanno sicuramente dato indicazioni per l’attività domestica. Ma è molto difficile per una circostanza: non si sa esattamente quanto durerà questa pausa. E questo cambia tutto: un conto è programmare per una settimana, un conto per 15 giorni o per un mese. Se si trattasse di una sola settimana, paradossalmente potrebbe essere un beneficio per il calciatore. Questo perché il fisico dell’atleta di alto livello trae vantaggio da un riposo di pochi giorni quando è in buone condizioni di preparazione. È il concetto di ‘tapering’, la riduzione dei carichi di lavoro che ti porta alla gara in forma perfetta. Ma oltre la settimana diventa controproducente. Quindi, in questo momento, è diversa la situazione delle squadre in auto-isolamento per 14 giorni come Inter e Juventus. Rispetto alle altre squadre che osservano sette giorni e in teoria lunedì potrebbe ricominciare ad allenarsi. E c’è anche un’altra variabile di difficile lettura: non si sa ancora come e quando ripartirà la stagione agonistica. I preparatori in questo momento non sanno se ci sarà una ripresa, quando e con quale frequenza di partite. Si potrebbe riprendere a maggio con tre partite ogni settimana. Oppure prima o dopo. Questa è una condizione molto forte". 

Sezione: News / Data: Ven 13 marzo 2020 alle 23:36
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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