Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, nel corso del forum ‘Il calcio che l’Italia si merita’ organizzato dal Corriere dello Sport rilancia la necessità di una riforma strutturale del sistema del calcio professionistico in Italia: "C'è l’esigenza di un nuovo prodotto, playoff o playout non lo so: ragioniamo insieme. Cento squadre professionistiche però sono troppe. Non tutto dipende da noi, ci sono provvedimenti che devono essere votati dalla politica Si parla di riforma di campionati, io parlerei più di riforma del calcio. L’accademia azzurra lanciata è un ulteriore passo avanti in un rapporto di collaborazione e di logica sistemica. Il calcio potrebbe crescere e mi piace l’idea di un dialogo costante che attualmente si sta sviluppando con le diverse componenti legato alla volontà di trovare insieme indicatori che possano mettere in sicurezza il nostro sistema".

Il numero uno del calcio italiano si è espresso anche sul tema del challenge da dare agli allenatori per il consulto del Var: "Il calcio italiano ha già proposto il Var a chiamata, ma l’Ifab ha detto no. Ci dicono che il Var non può limitarsi a due chiamate, deve fare tutto.  L’Ifab ha una composizione di competenza della Fifa, possiamo cercare alleanze ma sarebbero perdenti. Il peso specifico pende sul mondo anglosassone, e loro vorrebbero tornare indietro addirittura. Da parte dell’Ifab c’è invece apertura sul tempo effettivo, se ne discutendo. Sul challenge invece no". 

Sezione: News / Data: Ven 20 maggio 2022 alle 19:30 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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