Inter.it ha intervistato Stefano Belisari, l'Elio di 'Elio e le Storie Tese', a poche ore dall'euroderby, partita attesissima che il cantautore vivrà a modo suo: "Guarderò un bel documentario in TV, sicuramente di storia, magari qualcosa sul Medioevo - le sue parole -. L’angoscia è talmente alta che non è possibile per me assistere a un match di questo tipo. Solo dopo il fischio finale mi informerò sul risultato. E solo in un caso andrò a guardare gli highlights. Altrimenti farò come se nulla sia mai accaduto".

Eppure, questa tensione Elio l'aveva sopportata a Madrid, il giorno della finale di Champions, il 22 maggio 2010: "Mi ripetevo 'Tanto è un gioco, tanto è un gioco, tanto è un gioco'. È chiaro che non è assolutamente così, è chiaro che non è solo un gioco. Ma mi serviva allora e mi serve adesso per fingere indifferenza. È l’unico modo che ho per affrontare questi giorni, questa settimana. Sì, fingerò indifferenza".

Elio è diventato nerazzurro grazie un giocatore in particolare, suo idolo assoluto quando era bambino: "Non era solo una passione, Mario Corso ha indirizzato tutta la mia vita, fin da quando ero piccolo. Il numero 11, i calzettoni abbassati, il suo stile. Ho sempre giocato con la maglia numero 11, a calcio e a baseball. Quando ho scritto 'C’è solo l’Inter' e sono andato in sede per farla ascoltare, per la prima volta, a Massimo Moratti, entrando nella sede dell’Inter ho incontrato proprio Mario Corso. Mi sono detto: questo è un buon segno. Poi, dopo l’ascolto, ho visto che proprio Corso aveva gli occhi lucidi. Ho capito che ci avevo azzeccato. Il pensiero dietro questo inno è stato semplice: ho fatto un inno non per la squadra, ma per chi tifa per la squadra. Esprime quello che sentiamo noi interisti".

Ora, l'interismo di Elio viene stimolato soprattutto da un calciatore: "Senza dubbio da Federico Dimarco. Intanto è di Milano, è interista e gioca nell’Inter: non è frequente come combinazione di fattori. Ha continuità di gioco, ha personalità. E poi ho scoperto che il negozio in cui vado a comprare la frutta è quello del suo papà: ci vado da sempre, di recente ho scoperto che è il signor Dimarco. Ci vado ancora più volentieri”.

Sezione: News / Data: Mer 10 maggio 2023 alle 16:13
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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