Una Premier vinta da comprimario per Federico Chiesa, che a Liverpool ha raccolto davvero solo le briciole. L'esterno d'attacco è stato intervistato dal Corriere dello Sport e ha parlato anche di Inter.

Che idea ti sei fatto della finale di Monaco? 
"Quando abbiamo giocato l’andata col Psg ci hanno messo sotto di brutto, anche se poi abbiamo vinto. Nel ritorno le cose sono andate diversamente e hanno vinto loro. Squadra fortissima, ad alta intensità. La finale l’avevo immaginata 50 e 50".  
 
Le due cifre in fondo sono le stesse, anche se... 
"Il pressing di Dembelé su Sommer, impressionante. Il 2-0 dopo venti minuti ha chiuso la partita, non era più recuperabile, a quel punto l’Inter era mentalmente schiantata". 

 In questi mesi sei stato accostato a mezza serie A, anche al Napoli. Conte l’hai mai sentito? 
"Mai, Antonio mai. Ho letto che mi hanno piazzato dappertutto, ma non ho avuto contatti diretti con nessuno. Giusto un messaggio di auguri di Max all’inizio. È un grande, oltre ad avermi cambiato posizione mi ha fatto capire la differenza che corre tra un allenatore di top club e uno di club medi. Carisma, gestione, sensibilità e tecniche che non si imparano a Coverciano, così gli rubo la battuta. Come lui sono Antonio, Ancelotti, Spalletti. Max è uno che ti dà tanto, col Milan punterà subito allo scudetto... A gennaio dello scorso anno eravamo convinti di potercela fare, il gruppo era solidissimo, entusiasta, tutti uniti. Male la seconda parte anche se ci siamo rifatti in Coppa Italia". 

Sezione: Focus / Data: Ven 06 giugno 2025 alle 14:07 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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