Marco Brunelli, segretario della FIGC, ai microfoni di RDS ha parlato della rivoluzione delle competizioni europee e della crescita del movimento del calcio italiano in Europa. 

“La riforma di Champions League, Europea League e Conference League è obiettivamente quasi una rivoluzione, molto utile. Probabilmente in tanti anni di storia delle competizioni europee, in qualche caso lunga come quella della Coppa dei Campioni poi diventata Champions League, in qualche caso più breve come quella della Conference League, forse questa è davvero una rivoluzione, il passaggio più epocale rispetto alle modifiche introdotte. Ci vorrà un po’ di tempo per renderla comprensibile a tutti, ma sono convintissimo che appena si inizierà a giocare la gente metterà a fuoco immediatamente di cosa si tratta. Personalmente la trovo molto bella, una formula molto stimolante, che risolve uno dei piccoli-grandi problemi presenti nella fase a gironi, quello di avere a volte delle partite prive di significato sportivo o meno interessanti per il risultato finale; oggi ogni singola partita, ogni singolo punto, ogni singolo gol determinerà qualcosa nella classifica unica finale. Trentasei squadre partecipanti che verranno posizionate in una classifica finale al termine di otto giornate. Questo sarà molto bello. Segnalo una cosa che personalmente mi piace tantissimo: ci sarà un’ultima giornata, l’ottava, in cui 18 partite si giocheranno in contemporanea alla sera e ogni singolo gol su un campo potrà cambiare radicalmente la classifica di tutte le altre squadre che partecipano. Anche, banalmente, televisivamente, come esigenza di raccontare in maniera nuova la competizione, sarà una bella sfida”.

L'Italia avrà 5 rappresentanti in Champions e 8 totali in Europa. "Questo testimonia la crescita del nostro calcio, con una new entry assoluta visto che il Bologna mancava da tanto tempo; l’Atalanta comunque è una consacrazione, seppur recente. Combinando anche nel giudizio l’esito recente di Conference League ed Europa League, con tante partecipazioni fino alle semifinali o finali negli ultimi anni, credo sia una straordinaria dimostrazione dell’elevata qualità media del calcio italiano di Serie A - ha aggiunto -. Credo che si possa dire che la qualità vera, il valore di un campionato, più che da uno o due punte di eccellenza, è dimostrabile con la qualità media delle sue partecipanti. La Nazionale? Siamo in partenza. Tutto quello che si poteva fare in preparazione è stato fatto al meglio. Il mister è motivato e convinto di come stanno lavorando i ragazzi, siamo fiduciosi”.

Sezione: News / Data: Ven 07 giugno 2024 alle 22:21
Autore: Raffaele Caruso
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