Partita ricca di episodi da moviola e di sbavature da parte dell'arbitro Massa e dei suoi collaboratori, alcuni anche piuttosto importanti. Partiamo dall'8' quando Alvarez lanciato a rete viene atterrato, il fallo sembra esserci ma l'arbitro lascia correre. Al 23' il gol dell'Inter, nessun dubbio sulla posizione di D'Ambrosio al momento del colpo di testa perché sia Viviano sia Fernando sono sulla linea di porta. Al 25' a palla lontana Ranocchia frana su Biabiany, Massa lascia correre ma poteva starci il fallo e il secondo giallo per l'ex nerazzurro, con la conseguente espulsione. Al 38' altro errore grave: Correa riprende palla da fuori area e va al tiro, in area D'Ambrosio respinge col il braccio largo, per Massa non c'è nulla ma il rigore per la Sampdoria era solare.

Passiamo al secondo tempo: al 2' Cassani in contasto con un avversario la tocca di mano, Massa opta per la distanza ravvicinata e non interviene, anche qui poteva starci il fallo perché il braccio interrompe la traiettoria della palla. Al 7' su un lancio dalle retrovie Icardi fa la sponda per Perisic che viene fermato in fuorigioco, ma il replay dà torto all'assistente De Pinto: Perisic era tenuto in gioco da Dodò dalla parte opposta. All'11' ci vuole la goal line technology per togliere ogni dubbio sul gol di Miranda: la respinta di Viviano sul suo colpo di testa è ampiamente oltre la linea ma in un primo tempo né l'arbitro né l'addizionale di porta avevano convalidato il gol.

Al 36' altro errore grave di De Pinto che ferma Brozovic lanciato a rete per fuorigioco inesistente: la sua posizione era nettamente regolare e da solo davanti a Viviano sarebbe stato facile appoggiare per Icardi da solo in area di rigore. Al 37' sempre lo stesso assistente ferma Icardi per fuorigioco, che sembra esserci seppur solo per un piede. Infine al 45' c'era un corner non concesso alla Sampdoria: sul colpo di testa di Soriano, Miranda col corpo accompagna la palla fuori, per Massa è rimessa dal fondo.

Sezione: Moviola / Data: Dom 21 febbraio 2016 alle 00:20
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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