Una settimana che si è chiusa come meglio non si poteva immaginare: una vittoria a Firenze di quelle che hanno il valore dell’oro e una sensazione condivisa di un’Inter ritrovata nel gioco ma soprattutto nello spirito. Walter Mazzarri e i suoi uomini si riprendono la scena, nonostante le recriminazioni provenienti da casa viola: e per il tecnico nerazzurro, ma non solo, c’è anche il tempo di replicare alle frecciate scagliate da altre sponde. Allacciate le cinture, si va verso una nuova, strepitosa, hiiiit paradeeee!!!

10 – I’M RUNNING (Yes). Canta: YUTO NAGATOMO
Contro uno come Cuadrado, metterla sulla corsa era probabilmente l’antidoto più efficace. Musica per le orecchie del piccolo giapponese,  che su quella corsia ha corso come un forsennato finché ha avuto la benzina per farlo. A difendere, ad attaccare, a cavalcare su praterie incontaminate lasciate spesso e volentieri dalla retroguardia viola, fino a servire il pallone per bacio per la zampata vincente di Icardi. Un moto perpetuo.
“And I'm running, yes I'm running, I'm running through a new world…”

9 – CRISI DI GOVERNO (Luca Dirisio). Canta: MATTEO RENZI
Ovviamente,  non è ciò che auguriamo al neo primo ministro in pectore, ci mancherebbe specie in un momento delicato della storia del Paese come questo. Però insomma, se voleva trarre un buon auspicio dalla partita della sua Fiorentina il sindaco uscente di Firenze è rimasto alquanto deluso. L’espressione di evidente disapprovazione colta impietosamente dalle telecamere verso la fine dell’incontro, con aggiunta di telefono finito vittima dell’amarezza, è emblematica. Unita al gol di Cuadrado perso perché impegnato nel buffet, il quadro di una serata storta per lui è completo. Avrà tempo per rifarsi”.
“Attualmente nel cervello ho una crisi di governo, fatta di momenti bui e lotta contro i prepotenti , spererò, spererò nella mia testa , spererò, spererò anche questa”.

8 – AMOUREUX SOLITAIRES (Lio). Canta: AURELIO DE LAURENTIIS
Chiamiamoli così allora… In pieno giorno di San Valentino, Walter Mazzarri ha deciso di rispondere con una buona dose di ironia alle nuove dichiarazioni accusatorie del presidente del Napoli dei giorni scorsi. Ad un DeLa che lo criticava per la paura di sperimentare qualcosa di nuovo, il tecnico dell’Inter ha voluto replicare con un sorriso, spiegando che forse queste parole nascevano perché “lo amava troppo”, al punto da tentare la qualsiasi per trattenerlo. Una versione alternativa dei Valentini di Peynet.
“Eh toi dis-moi que tu m'aimes, même si c'est un mensonge puisque je sais que tu mens…”

7 – I SOLITI ACCORDI (Enzo Jannacci e Paolo Rossi). Cantano: PIERO AUSILIO feat. RAFA BENITEZ
Decisamente meno lievi e gradevoli i toni dell’ultimo fronte polemico apertosi sull’asse Milano-Napoli. Pomo della discordia, le ennesime dichiarazioni di Rafa Benitez relative al suo passato nerazzurro. Un nuovo sfogo verso il club che lo ha giubilato dopo una vittoria al Mondiale del club che questa volta non è andato giù al direttore sportivo dell’Inter, che alla vigilia di Fiorentina-Inter si è augurato che quella fosse l’ultima volta che il tecnico spagnolo parlasse del passato. Richiesta accolta? No. Anzi, Benitez ha risposto immediatamente con tono polemico proprio nei confronti di Ausilio, che per Rafa deve dire certe cose perché deve difendere i colori per i quali lavora. Insomma, una storia che chissà per quanto tempo ancora si trascinerà…
“La minore, re minore, sol settima, re mi Re maggiore,  la minore, si minore, la minore, sol settima,  si minore, i soliti accordi, le solite facce…”

6 – IT’S A MISTAKE (Men At Work). Cantano: ANTONIO DAMATO feat. ALESSANDRO GIALLATINI
Arbitro e assistente complici di una svista che alla fine si rivelerà decisiva: quella mancata segnalazione del fuorigioco di Mauro Icardi nell’azione che porterà al definitivo 1-2. Un errore macroscopico, inutile negarlo. Come macroscopico fu l’errore che negò a Yuto Nagatomo una legittima doppietta nella partita contro il Chievo Verona, tanto per fare un esempio tra i tanti episodi che in questa stagione hanno finito per danneggiare l’Inter. Ma come nessun errore può essere più giustificabile di un altro, nessuna lamentela può essere più legittima di un’altra: alla fine, il calcio è fatto di componenti umane, e la rabbia per certe decisioni sfavorevoli, volenti o nolenti, è parte di essa ad ogni latitudine…
“Don't think we move too slow, it's no use after crying saying, it's a mistake…”.

5 – ONE MONTH OFF (Bloc Party). Canta: ANDREA DELLA VALLE
“L’Inter si lamenta da un mese”. Questa la parte principale dello sfogo del patron della Fiorentina dopo la partita di sabato: Della Valle ha incentrato prontamente il suo discorso sulle lamentele continue da parte soprattutto di Walter Mazzarri, lamentele che alla fine avrebbero sortito quest’effetto. ADV parla di pareggio come risultato più giusto, quasi a voler ricondurre la sventurata sconfitta della propria squadra a quell’episodio. Una disamina che non può mai essere giusta fino in fondo, vista comunque la mole di gioco offerta dalla formazione nerazzurra, e non solo nel primo tempo come detto da Montella.
“I can be as cruel as you, fighting fire with firewood, I can be as cruel as you, fighting lies with lies…”

4 – IT’S EASY (Eric Clapton). Canta: VINCENZO MONTELLA
“Accettiamo queste decisioni con un sorriso”, dichiarava a fine gara l’allenatore viola. Ma di sorrisi sul suo volto, francamente, se ne sono visti pochi e se sono apparsi facevano comunque trasparire una grande amarezza. Reclamava, Montella, spiegando che il fuorigioco di Icardi era molto facile da vedere. Ma alla fine, sabato non ha passato l’esame della critica e su quello dovrebbe riflettere. Squadra stanca e poco lucida, al punto da commettere errori anche di una banalità disarmante, a tratti quasi come fosse in panico di fronte all’attento pressing nerazzurro; scelte tecniche che non hanno pagato, su tutte Matri tenuto in panchina forse troppo a lungo. Fattori che pesano, ancor più di una bandierina alzata o no…
“It's so easy, getting through these times, so easy, with your life in mind…”.

3 – PATIENCE (Take That). Canta: WALTER MAZZARRI
Si è fatto un gran parlare di loro, della loro convivenza che secondo alcuni sta diventando una vera e propria chimera, col giocatore che sin qui non ha mai davvero trovato la sua reale dimensione. In tanti reclamano chiarezza sulle intenzioni presenti e future di WM nei confronti di Mateo Kovacic, il giovane talento croato la cui posizione all’Inter sta diventando un vero e proprio caso. Mazzarri, però, ha difeso le sue posizioni e anzi spiegato che la sua intenzione è quella di farlo crescere, aiutandolo a togliersi la pressione di dosso e illustrandogli le insidie del calcio italiano. Intento nobile, sicuramente, si spera possa portare i suoi frutti a breve.
“But in any minute all the pain will stop, just hold me close inside your arms tonight…”

2 – WARRIOR (Nelly). Canta: WALTER SAMUEL
Erick Thohir, nel suo pensierino post-partita, lo ha chiamato proprio così: un guerriero. Un guerriero che continua a combattere e vincere la sfida con l’età e con i problemi fisici che lo hanno martoriato. E’ un periodo particolarmente brillante per il difensore, che nelle ultime due partite si è ripreso le chiavi della retroguardia nerazzurra. Dominando in area, stupendo per reattività e senso della posizione, e soprattutto dando maggiore sicurezza ad un reparto che con la sua esperienza viaggia senza sbandare o quasi.
“You're a warrior, fighting for your soul, taken from a world above, and brought down to a world below…”.

E ora, tenetevi forte: siamo alla posizione numeroooo unoooo!!!

1 – TALK TALK (Talk Talk). Canta: MAURO ICARDI
A voler essere un po’ cattivi, si può dire che un po’ se le è andate anche a cercare. Però, bisogna anche capire quando è colma la misura, soprattutto dalla parte di chi critica. Si è preso una bella soddisfazione, Mauro Icardi, sabato, siglando un gol che può volere dire tantissimo per la stagione dell’Inter, perché regala un successo su un terreno difficile come quello del Franchi e non contro una formazione qualsiasi ma contro una di quelle apprezzate dai più per la bontà del gioco espresso. Dentro quella esultanza c’era molta rabbia per tante, spropositate chiacchiere anche maligne. Il ritmo partita a detta di Mazzarri non c’è ancora, però le idee sì, e lo ha dimostrato quando almeno tre volte ha aiutato la squadra a ripartire. Ieri Icardi  è tornato a bussare alla porta dei suoi detrattori, chiedendo via Twitter se avessero da dire ancora qualcosa. Ma per cancellare il rumore di fondo, caro Mauro, bisogna solo fare una cosa: andare avanti così.
“Keep telling me what's right and what's wrong, don't you ever stop to think about me, I'm not that blind to see that you've been cheating on me…”

BONUS TRACK – THIS TOWN AIN’T BIG ENOUGH FOR BOTH OF US (Sparks). Canta: ANTONIO CONTE
Dopo il successo contro il Chievo, grazie al quale la Juventus ha ripreso la propria marcia scudetto, il tecnico bianconero ha deciso di rispondere per le rime a Fabio Capello, ex allenatore bianconero, che ha dato le colpe della deludente performance in Champions League alla scarsa competitività del campionato italiano. E lo ha fatto con toni parecchio piccati, arrivando a dire che la Juve del tecnico di Pieris non era ricordata per il gioco ma solo “per i due scudetti revocati”. Una considerazione peraltro abbastanza veritiera da parte di Capello, tecnico il cui palmares parla a suo favore più di ogni altra cosa, contestata in maniera pesante da Conte. Viene da chiedersi il senso di queste ripicche, soprattutto del rinfacciarsi a distanza i demeriti di due versioni bianconere spadroneggianti in Italia e poi deludenti in Europa, oltre che il rievocare lo spettro di Calciopoli dall'interno. Questo da semplici osservatori, senza voler guardare in casa d’altri, non sia mai…
“This town ain't big enough for both of us, and it ain't me who's gonna leave…”

Sezione: La Rubrica / Data: Lun 17 febbraio 2014 alle 00:30
Autore: Christian Liotta
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