Stramaccioni sostiene di non vedere un’Inter senza Milito. Ovviamente il suo è un discorso concettuale per ribadire la vicinanza all’argentino, ma l’allenatore fino al termine della stagione dovrà abituarsi a vedere la sua Inter senza di lui. Perdita pesantissima anche a livello tecnico-tattico, non solo umano, il che implica un ritorno al recente passato, quando il Principe era alle prese con un fastidio al ginocchio destro e in campo scendevano solo due seconde punte, senza punto di riferimento offensivo.

LA TATTICA – Così come contro il Cluj dal 10’ del primo tempo, dunque, saranno Palacio-Cassano e il 4-3-1-2 a scendere in campo al Franchi contro la Fiorentina. Toccherà a Guarin agire alle loro spalle formando una sorta di tridente atipico, protetto saggiamente dagli altri centrocampisti. Difficile la carta a sorpresa Alvarez dal primo minuto per un 4-3-3 più realistico. Più probabile che l’argentino trovi spazio a partita in corso qualora ve ne fosse bisogno. Nei tre mediani, verosimilmente da interno, agirà ancora una volta il gioiello Kovacic dopo gli applausi di giovedì scorso. Kuzmanovic, il grande ex, giostrerà davanti alla difesa.

GLI AVVERSARI – All’andata quella contro la Fiorentina fu una delle vittorie più convincenti dell’Inter. Nell’occasione Stramaccioni propose un 3-4-1-2 che mandò in tilt, grazie al lavoro di Coutinho tra le linee, i meccanismi apparentemente perfetti di Montella. Stasera i viola replicheranno il loro classico 3-5-2 anche se circolano voci su un possibile cambio tattico (4-3-3). Di certo sarà una Fiorentina come sempre spregiudicata, che se la giocherà palla a terra e stresserà il concetto di palleggio per far correre a vuoto il centrocampo avversario.

I PERICOLI – Jovetic non sta vivendo un periodo particolarmente brillante, ma è sempre il top player di casa fiorentina. Saranno lui e Ljaijc gli attaccanti, con Toni pronto dalla panchina, che Montella proporrà nel posticipo della 25esima di serie A. Ma al di là delle due punte, i pericoli da neutralizzare arriveranno soprattutto dalle fasce: Cuadrado e Pasqual corrono per 90 minuti e creano superiorità sulle corsie, quanto basta per mettere in difficoltà i terzini nerazzurri. E poi c’è il centrocampo dai piedi buoni (Aquilani, Pizarro e Borja Valero), un must della Fiorentina che gioca bene e convince.

DOVE COLPIRE – Come all’andata, la chiave del gioco nerazzurro devono essere le ripartenze. Andare a Firenze per dettare i ritmi sarebbe inutile e presuntuoso, pertanto è prevedibile un’Inter coperta e reattiva. Servirà una squadra aggressiva in mediana e brava a salire rapidamente cercando di sfruttare la terra di mezzo tra centrocampo e terzetto difensivo viola, perché i palleggiatori di Montella non sono altrettanto bravi nella fase di contenimento. È in quella zona che Stramaccioni deve chiedere ai suoi di far male, puntando su contropiede e concretezza.

OCCHI PUNTATI SU… - Facile a dirsi, Mateo Kovacic. Dopo la brillante prestazione contro il Cluj, il baby croato è chiamato a una conferma in un big match. Serviranno la sua verve e la sua visione di gioco panoramica per far scattare le ripartenze nerazzurre, sperando che Cassano sia in giornata propositiva e che Palacio faccia quello che gli riesce meglio: attaccare gli spazi. Occhio anche a Guarin: la terra di nessuno di cui sopra probabilmente sarà quella di sua competenza. Aggredendola fisicamente come solo lui sa fare può mettere in seria difficoltà la difesa della Fiorentina.
 

PROBABILI FORMAZIONI

FIORENTINA (3-5-2): Viviano, Tomovic, Rodriguez, Savic; Cuadrado, Aquilani, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Jovetic, Ljajic. All. Montella.

INTER (4-3-1-2): Handanovic, Zanetti, Ranocchia, Juan, Nagatomo; Cambiasso, Kuzmanovic, Kovacic; Guarin; Cassano, Palacio. All. Stramaccioni.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 17 febbraio 2013 alle 09:30
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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