“Ma quant’è bello andare in giro per i colli bolognesi?”, si chiedeva Cesare Cremonini in una sua nota canzone. Sicuramente non molto per l’Inter di Andrea Stramaccioni, che continua il suo ciclo di gare ravvicinate. La squadra, dopo l’impegno di coppa col Partizan, ha avuto pochissimo tempo per preparare la partita. Un giorno di allenamento ad Appiano il venerdì, e poi via, alla volta dell’Emilia Romagna. Quella di domani, è la prima delle due gare che precedono la sfida da sogno contro la Juventus. Una partita a cui l’Inter vuole arrivare nelle migliori condizioni di classifica possibili dato che sono  4 i punti di distacco dalla squadra bianconera. Per usare un termine cestistico, “siamo a due possessi di distanza”. “Se po’ fa”, penserà Stramaccioni.

LA TATTICA – Tempo di conferme per Stramaccioni: la difesa a tre è più che mai consolidata ed è alla base portante di questa Inter. Oltre quindi al consolidatissimo trio composto da Juan-Ranocchia-Samuel, trova conferme anche il tridente super-offensivo Palacio-Milito-Cassano. L’Inter vuole dare pochissimi punti di riferimento al Bologna, contando sulla duttilità tattica imposta da questo 3-4-3 molto offensivo. In mediana spazio a Gargano e Cambiasso, muscoli e fosforo fusi in una fase (determinante) del campo.  Si rivede anche Nagatomo dopo il rosso nel derby, Pereira invece (in grande spolvero col Partizan) dovrebbe rimanere a riposo. Occhio però alla sorpresa Alvarez, ieri Stramaccioni lo ha ribadito in conferenza stampa “punto molto su di lui”.

GLI AVVERSARI – La squadra felsinea annovera tra le sue caratteristiche la capacità di dare sempre filo da torcere alle grandi squadre. Pioli sembrerebbe intenzionato a disporre in campo un 4-3-1-2, impreziosito da un attacco di livello con Gabbiadini e Gilardino alle spalle di “Alino” Diamanti. Un undici rognoso, che tuttavia non si trova in un gran momento di forma: il Bologna si trova a soli 7 punti in classifica, insieme a Palermo, Chievo e Pescara, quattro in più del penalizzato Siena.

I PERICOLI – Uno dei maggiori pericoli può essere proprio il poco tempo in cui si è preparata la gara: solo un giorno contro i sette di allenamento degli uomini di Pioli. Quando poi davanti ci si trova una squadra così ben organizzata in attacco, appare difficile potersi permettere il lusso del tridente. Insomma, equilibrio e tattica i rischi maggiori. Oltre a un Bologna che diventa insaziabile contro le grandi squadre.

DOVE COLPIRE – Il tridente dovrà fare il suo lavoro contro una difesa non irresistibile. Tenendo bene Diamanti, l’Inter può pensare anche di prendere in mano le redini del gioco. Occorrerà avere pazienza, aspettare il momento giusto per concludere e avere più freddezza sotto porta, rispetto alle ultime gare.

OCCHI PUNTATI SU… Ricky Alvarez. Potrebbe essere  la carta a sorpresa di Stramaccioni vista l’assenza di Sneijder e Coutinho. Ha voglia di riscattarsi dopo le critiche post Catania e con la sua qualità palla al piede può creare situazioni di gioco interessanti. Stramaccioni ha ribadito la fiducia che nutre nei suoi confronti, adesso tocca a lui.

Le probabili formazioni
BOLOGNA (4-3-1-2): Agliardi; Garics, Antonsson, Cherubin, Morleo; Pulzetti, Pazienza, Taider; Diamanti; Gilardino, Gabbiadini.
A disposizione: Lombardi, Sorensen, Carvalho, Motta, Abero, Pulzetti, Guarente, Khrin, Riverola, Pasquato, Kone.
Allenatore: Pioli.
INTER (3-4-3): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Cassano, Milito, Palacio.
A disposizione: Belec, Cincilla, Silvestre, Pereira, Mbaye, Jonathan, Guarin, Mudingayi, Duncan, Alvarez, Livaja.
Allenatore: Stramaccioni.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 28 ottobre 2012 alle 08:35
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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