"La Champions League è una necessità". Parole e musica di Massimo Moratti a FcInterNews.it, un concetto fondamentale per capire come il problema economico sia alla base della classificazione che l'Inter di Stramaccioni deve ottenere. L'input è chiaro: almeno terzo posto, perché l'Inter non può permettersi di star fuori ancora un anno dalla Champions. Questione di blasone, chiar, ma anche e soprattutto di introiti. L'Europa League, infatti, garantisce ricavi quasi irrisori alle società: 1,3 milioni di euro per ciascuno dei 48 club che vi partecipa in fase a girone; con i premi e il pagamento dei diritti TV la cifra può aumentare, fino ad arrivare alla squadra vincitrice che incassa 5 milioni di euro.

Completamente diversi invece i numeri della Champions: ascoltare la musichetta porta 30 milioni di base. Poi, vanno aggiunti i premi Uefa, gli incassi del botteghino e i bonus provenienti dagli sponsor che sono conseguenza delle prestazioni sportive. La cifra si moltiplica in maniera esponenziale, fino addirittura a 60 milioni per chi alza la Coppa (come l'Inter nel 2010); ma anche arrivare ai quarti, come fu per Inter-Schalke, fruttò più di 45 milioni. Cifre ben diverse e non di poco. Questo aiuta a capire perché Moratti vuole che l'Inter cambi marcia: un'altra stagione fuori dalla Champions significherebbe bruciare circa 60 milioni (solo di base fissa, senza calcolare i premi) in due anni, cifre che nel bilancio di una società come l'Inter in tempi di Fair Play Finanziario sono ossigeno puro e irrinunciabile.

Naturale quindi che venga preteso un piazzamento nell'Europa che conta. Altrimenti, si faranno i conti. Il gioco di parole è scontato ma a giugno non si scherza: l'Inter deve arrivare al traguardo. "Perché bisogna riuscire a entrare in Champions League", parola di Massimo Moratti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 08 febbraio 2013 alle 00:49
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
vedi letture
Print