Il 2022 sta per chiudersi ed è tempo di tracciare i primi bilanci dell'anno. La dirigenza dell'Inter ha acquistato, tra il mercato invernale e quello estivo, otto giocatori. Sette di questi fanno ancora parte della rosa attuale a disposizione di mister Inzaghi. Come sono andati? Qual è stato il rendimento? Cosa c'è da aspettarsi da loro nel 2023? Proviamo a tracciare un bilancio in vista dell'anno nuovo.
GOSENS - Il suo acquisto doveva essere l'arma in più per la lotta scudetto della passata stagione, ma l'esterno tedesco è stato poco utilizzato sia nella prima parte del 2022 che nella seconda da mister Inzaghi. Un colpo anticipato per cautelarsi dalla partenza estiva di Perisic, rubare il posto al croato però nell'undici titolare fino a giugno sarebbe stato impossibile per chiunque. A maggior ragione per l'ex Atalanta, reduce da un doppio infortunio che ha condizionato parecchio il suo inserimento e la sua tenuta fisica. E' stato vicino a lasciare l'Inter e approdare in Germania sul gong del mercato estivo, alla fine è rimasto ma l'esplosione di Dimarco come esterno sinistro nel 3-5-2 nerazzurro ha rappresentato un ulteriore ostacolo. Il suo profilo così è stato accostato nuovamente a diversi club europei, ma il suo 2022 si sta chiudendo positivamente e l'Inter è sicura di aver ritrovato il "Gosens formato Atalanta". Le ultime uscite nerazzurre in amichevole lo confermano. Il gol contro il Barcellona al Camp Nou, per il momentaneo 2-3 nella sfida decisiva per il passaggio dei gironi, rappresenta sicuramente il suo momento più importante da quando veste la maglia nerazzurra. Tutto fa credere che il 2023 possa essere finalmente l'anno del suo riscatto.
CAICEDO - Una meteora. L'uomo dei gol pesanti della Lazio di Inzaghi è stato il secondo e ultimo acquisto invernale dell'Inter. Arrivato dal Genoa come rinforzo in avanti, non ha praticamente mai visto il campo: solo 21 i minuti giocati nella sua breve parentesi in nerazzurro. Operazione sicuramente da bocciare.
LUKAKU - E' bastato qualche mese fa per rendersi conto dell'errore di aver lasciato l'Inter nell'estate del 2021, chiuso con un'intervista molto esplicita sulla sua volontà di lasciare il Chelsea e tornare a vestire subito la maglia nerazzurra. E così è stato. E' stato sicuramente il colpo da novanta (in tutti i sensi visto che è anche il suo nuovo numero di maglia) dell'estate, ma anche la più grande delusione fin qui. Big Rom ha collezionato solo 5 presenze stagionali, trovando la via del gol per due volte. Un doppio infortunio lo ha praticamente tenuto fuori per tutta la prima parte della stagione, il Mondiale con il Belgio si è chiuso con una caterva di errori che l'attaccante nerazzurro vuole assolutamente dimenticare al più presto. Sembra che i problemi muscolari siano finalmente alle spalle, Lukaku è tornato a disposizione di Inzaghi e tutto fa credere che sarà titolare nella super sfida del 4 gennaio contro il Napoli. In attesa di rivedere la LuLa in azione, Big Rom avrà a disposizione i prossimi mesi per ottenere la conferma da parte della dirigenza dell'Inter, ora non più orientata come qualche mese fa per la sua conferma dopo il prestito accordato in estate con il Chelsea. Il 2023 deve essere il suo anno, l'Inter ne ha bisogno.
ONANA - Ha dovuto aspettare il suo momento, ma quando è arrivato non c'è stata più storia. Ha conquistato la titolarità tra i pali della porta nerazzurra, superando Handanovic nelle gerarchie dopo un breve periodo di adattamento. E' stato un fattore importante soprattutto in Champions League, con lui titolare l'Inter ha cambiato anche rendimento in campionato. L'ex Ajax ha tramesso più sicurezza al reparto difensivo e con i suoi lanci è diventato anche un elemento fondamentale per il gioco nerazzurro. Il 2022 si è chiuso con una super prestazione a Bergamo contro l'Atalanta, ma anche con l'addio al Camerun e un Mondiale chiuso in anticipo per divergenze con il suo ct. Il 2023 è destinato ad essere l'anno della sua conferma all'Inter.
BELLANOVA - Arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Cagliari, il classe 2000 avrà sei mesi a disposizione per meritarsi la conferma in nerazzurro. E' a tutti gli effetti il vice Dumfries, ha collezionato fin qui 209 minuti, ma quando è stato chiamato in causa ha sempre dato il massimo e un apporto fondamentale alla squadra. Gli ingressi nei finali delle partite contro Barcellona e Atalanta ne sono un chiaro esempio. Complice l'assenza di Dumfries per il Mondiale in Qatar, è partito sempre titolare nelle amichevoli disputate durante la sosta, trovando anche la via della rete nella prima uscita contro il Gzira United. Il 2023 potrebbe rappresentare un anno importante per la sua crescita e per la sua conferma in nerazzurro.
ACERBI - Arrivato tra mille polemiche in prestito dalla Lazio, si è dimostrato un'autentica garanzia in difesa. Quasi sempre è risultato essere tra i migliori in campo, scavalcando anche De Vrij nelle gerarchie di Inzaghi e partendo spesso titolare. L'Inter è al lavoro per confermarlo, ma l'accordo preso in estate andrà rivisto. Acerbi ha sicuramente cancellato però tutti i rumors iniziali e questo rappresenta sicuramente una vittoria per il giocatore e per la dirigenza che, su ordine di Inzaghi, ha scommesso su di lui. Ora il 2023 servirà a capire se si potrà andare avanti ancora assieme.
ASLLANI - Zero dubbi sul futuro del centrocampista albanese classe 2002, arrivato in estate dall'Empoli con la formula del prestito oneroso e obbligo di riscatto. Il club crede fortemente in lui e lo considera un titolare futuro dell'Inter che verrà. Arrivato come vice-Brozovic, ha trovato poco spazio in questa prima parte di stagione, anche perché Calhanoglu si è dimostrato un play all'altezza durante l'assenza del croato. Non c'è fretta, Asllani ha tutte le qualità per crescere e imparare dai suoi compagni di squadra. Ha dimostrato grande professionalità e maturità fin qui, anche nelle interviste concesse durante l'anno. Nel 2023 potrebbe avere maggiore spazio visto gli impegni ravvicinati, da vedere se Inzaghi lo schiererà anche come mezzala.
MKHITARYAN - Ha sfruttato l'infortunio di Brozovic per conquistare una maglia da titolare, con il dirottamento di Calhanoglu in cabina di regia, e dimostrare a tutti di essere un giocatore ancora di altissimo livello. Il centrocampista armeno, arrivato a zero in estate dalla Roma, rappresenta sicuramente una delle note più positivi del 2022 nerazzurro. Qualità ed esperienza da vendere, un jolly autentico per Inzaghi che non lo vede solo come una mezzala, ma anche come un trequartista a tutti gli effetti da poter schierare alle spalle di un'unica punta. Le sue ultime uscite nerazzurre in amichevole lo incoronano come uno dei più in forma dell'Inter e in vista del 2023 tutto fa credere che possa essere un punto cardine della stagione nerazzurra.
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