Julio Cesar fu forse il protagonista principale di quell'epica resistenza nerazzurra al Camp Nou nell'anno di grazia 2010. Oggi l'ex portiere brasiliano ricorda alla Gazzetta dello Sport quella sfida storica alla vigilia di Barça-Inter di Champions. Ovviamente, si parte dal miracolo su Messi...

Julio, è stata quindi la parata della sua vita?
"Non so se la più bella, ma sicuramente è stata la più famosa e importante. Anche perché tutti me la ricordano. Non solo adesso, che c’è un nuovo Barça-Inter, ma sempre. “Come hai fatto quella volta con Messi?”, mi chiedono ancora".

Cosa risponde a chi dice che la vostra fu una “brutta” partita perché affrontata con arrendevolezza sin dall’inizio?
"L’ho sentito dire per anni. Rispondo dicendo che, invece, è stata bella. Bellissima. Abbiamo giocato bene come collettivo, rischiando il giusto. Loro ci tenevano moltissimo: avevano caricato l’ambiente con la storia della “remuntada” e noi avevamo tutti contro...".

Ecco, il popolo blaugrana sta preparando un bell’ambientino pure stavolta.
"Ma questa è una partita molto diversa da quella, non possiamo mettere sullo stesso livello una semifinale di Champions da una gara del girone. L’Inter di oggi dovrà mantenere i nervi saldi come noi, questo è chiaro".

A proposito, che consiglio si sente di dare a Onana per questa partita bollente?
"È talmente importante... Cosa volete che gli dica? Sarà già carico di suo. Tra l’altro, lui è cresciuto a Barcellona e avrà tanti ricordi e motivazioni aggiuntive. Se un tempo il pericolo numero uno era Messi, adesso in attacco loro hanno un altro fenomeno come Lewandowski: posso solo augurargli di fare una parata come la mia su Lewa...".

Come ha visto dall’esterno questo cambio della guardia nella porta interista?
"Non entro nelle scelte di Inzaghi, Onana è un portiere di grande potenzialità, ma dico che deve sfruttare al massimo la possibilità di giocare e allenarsi ogni giorno con un campione vero come Handanovic".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 11 ottobre 2022 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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