L’elettricità dell’Empoli è un aspetto tanto noto ai cuori nerazzurri, ripensando all’andata quando i giovani baldanzosi guidati da Zanetti espugnarono San Siro eseguendo un gioco dinamico e brillante all’insegna della verticalità. Ecco perché l’Inter ieri doveva stare sul pezzo, senza tralasciare anche il più piccolo dettaglio. Eppure l’inizio non è stato dei più semplici, ricordando le buone occasioni dei toscani, con la rapidità di Cambiaghi e quell’aggancio a seguire che è stato sventato da Handanovic. I ragazzi di Inzaghi hanno attivato l’imperativo dell’attenzione, sfruttando l’apertura degli spazi nel secondo tempo.

BIG ROM IS BACK. La progressione di Lukaku ha fatto tornare alla mente dei tifosi interisti la scia rapida dei tempi migliori. Scambio nello stretto e destro incrociato che Perisan ha potuto contemplare nel corso della traiettoria. Spesso l’Inter, ultimamente, si è vista criticare l’approccio metodologico nel binario percorribile della mancata concretezza, ma ieri la capacità di mettere in porta il condizionamento di lunghe manovre si è finalmente risvegliato. Con grinta e determinazione, un filo conduttore andato a compimento nella brillantezza del percorso: il secondo gol è il suo marchio di fabbrica, ma già nel duello precedente aveva fatto intendere che il vero Big Rom è sulla via del ritorno. E in questo rush finale ogni forza di ogni pedina sarà determinante.

LA SCOSSA ELETTRICA. Dopo una prima frazione quasi di studio, al Castellani si contempla la legge delle ripartenze. La squadra di Zanetti non si mette mai a guardare quel che accade dietro la linea del pallone. Anzi, prova sempre e comunque a macinare gioco con verticalità e la scelte di due giocatori rapidi in fase offensiva andava in questo senso. E le palle lunghe per saltare il centrocampo empolese un po’ hanno messo in difficoltà la retroguardia di Inzaghi, soprattutto con la velocità palla al piede di Cambiaghi, ma la bravura di Handanovic nell’azione più insidiosa ha permesso ai nerazzurri di mantenere la porta inviolata. Qualche atteggiamento troppo passivo di Brozovic nello sviluppo costruttivo, in cui si alternava con Calhanoglu, ha infastidito il pubblico nerazzurro, che è comunque uscito indenne da una trasferta che poteva rivelarsi indigesta dopo un primo tempo opaco. Ora testa alla Coppa Italia, recuperando rapidamente le energie nervose per ripristinare prima di subito la concentrazione verso i prossimi obiettivi.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 24 aprile 2023 alle 10:41
Autore: Niccolò Anfosso
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