È già partita la nuova avventura di Riccardo Ferri nell'Inter come Club Manager della Prima Squadra. L'ex stopper nerazzurro ne ha parlato in esclusiva ai microfoni di InterTV. Ecco le sue considerazioni.

Con quale spirito ti prepari a svolgere il ruolo di Club Manager della Prima Squadra?
"Per me è motivo d'orgoglio tornare a toccare con mano i colori nerazzurri. Lo spirito è lo stesso che ho sempre avuto anche da bambino, quando sono arrivato all'Inter. Tanta umiltà, tanta voglia di fare, educazione. E poi senso di appartenenza, una caratteristica che mi contraddistingue da sempre, oltre a tanta disponibilità nei confronti di tutti per avere obiettivi comuni e perseguibili".

Sei cresciuto nel Settore Giovanile, hai giocato per l’Inter per 13 anni e sei stato Ambassador del Club prima di tornare con questo nuovo ruolo: avresti mai immaginato di vivere tutto questo?
"L'ho sognato. Adesso che vivo questo sogno me lo voglio godere giorno dopo giorno, cercando di essere produttivo per la squadra, la società e tutto l'ambiente, per fare in modo che tutti noi possiamo raggiungere obiettivi importanti".

Il tuo legame con l’Inter è fortissimo: cosa significa per te rappresentare ancora una volta, anche se in forma diversa, questa società?
"È una grande responsabilità, come del resto quella che ho avuto da giocatore. È importante conoscere il peso di questa maglia e l'ambizione di questa Società: avere un ruolo societario all'interno di un gruppo squadra è un privilegio, ma è una posizione che può nascondere anche delle insidie. Avrò bisogno della disponibilità di tutti per crescere in fretta ed essere subito produttivo per riuscire a raggiungere i nostri obiettivi".

In che modo la tua grande esperienza da calciatore potrà esserti utile per svolgere il delicato compito di Club Manager?
"Credo che sarà importantissima. È passato tanto tempo, ma ho vissuto lo spogliatoio e sono stato parte di un gruppo di professionisti. Si tratta di un'esperienza che ti fa acquisire una sensibilità unica, utile per capire i giocatori anche attraverso i loro sguardi e atteggiamenti. A volte i giocatori attraversano situazioni negative che non raccontano a parole, ma che hanno bisogno di essere esternate: per questo è importante saper leggere negli occhi di un calciatore".

Qual è la qualità più importante dello spirito interista? Cosa è indispensabile per riuscire a fare bene qui?
"Sono indispensabili il lavoro quotidiano e la capacità di non abbattersi nelle sconfitte e non esaltarsi troppo nelle vittorie, senza dimenticare la perseveranza. Ogni giorno si deve cercare di migliorare, in tutti i ruoli: non solo il calciatore ma anche tutti quelli che contornano l'ambiente. Non bisogna lasciare niente al caso per riuscire a raggiungere i nostri obiettivi comuni".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 27 luglio 2022 alle 11:02 / Fonte: inter.it
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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