Dopo tre mesi non cambia niente, almeno nel sorteggio. L'Inter è stata l'unica squadra, tra le seconde classificate nel girone, a passare il turno. Quindi le possibili avversarie sono le stesse di dicembre, con due piacevoli eccezioni. Una è il Bayern, che non ci sarà più, eliminato proprio dall'Inter. L'altra novità è il Tottenham, che non poteva giocare contro l'Inter agli ottavi perché era già stata avversaria nel girone. Gli Spurs si sono consolati battendo l'altra milanese e ora potrebbero giocare di nuovo contro l'Inter. Tutte le squadre sono temibili, perche hanno superato molti ostacoli per arrivare fin qui. Ma ogni avversario è diverso dall'altro, tra vecchie conoscenze e recenti avversari. Il sorteggio non dirà solo quale sarà l'avversaria dell'Inter, ma anche il tabellone finale del torneo. Quindi si sapranno da subito le squadre che saranno evitate almeno fino alla finale. Tre inglesi, due spagnole, un'ucraina, una tedesca e un'italiana. No, non è una barzelletta, ora si fa sul serio.
BARCELLONA: ★★★★★
Moratti l'ha detto, lui si sente il Barça. Ma la squadra più temuta d'Europa è proprio il Barcellona. Tutti la vorrebbero evitare e l'ideale sarebbe averla dalla parte opposta del tabellone, in modo da incontrarla, eventualmente, solo in finale. Negli ultimi giorni Barcellona è stata scossa dalla triste notizia del tumore ad Abidal, che potrebbe influire sul morale della squadra. Agli ottavi: Arsenal-Barcellona 2-1/1-3. I catalani si sono qualificati in modo meno brillante del solito. La remuntada al Cam Nou stavolta ha funzionato. La sconfitta a Londra ha sottolineato che il Barcellona può andare in difficoltà, come dimostrano i due gol segnati dall'Arsenal che hanno ribaltato la partita in pochi minuti. In casa poi c'è stato il solito assedio blaugrana, ma solo dopo la dubbia espulsione a Van Persie il Barça è riuscito a scardinare l'Arsenal. Precedenti: I tifosi ricordano subito il 3-1 in casa e la vittoria complessiva che ha eliminato i catalani. Però nei quattro incontri nell'ultima stagione, il bilancio è stato negativo: due vittorie del Barça, un pareggio e una vittoria dell'Inter. Formazione-tipo: 4-3-3; Valdes, Dani Alves, Piquè, Puyol, Maxwell, Busquets, Xavi, Iniesta, Messi, Villa, Pedro. Occhio a: Messi è il migliore al mondo, ma non c'è solo lui. Sono tanti i campioni che non hanno bisogno di presentazione: Iniesta, Villa, Xavi, Alves e Piquè. Forma attuale: Rispetto ai soliti livelli straordinari, il Barcellona è leggermente in calo. Nella Liga ha pareggiato anche qualche partita dopo la striscia di 16 vittorie consecutive. Ma la squadra di Guardiola si esalta nelle partite importanti. In campionato: 1° posto, con 5 punti di vantaggio sul Real Madrid. Perché sì: E' la squadra più forte, è vero. Ma se si batte subito, si ha la strada spianata verso la finale. Perché no: L'eliminazione in semifinale brucia ancora, per questo i catalani darebbero la vita pur di battere gli odiati nerazzurri. Sono i più forti e i grandi favoriti per vincere la Champions.
REAL MADRID: ★★★★½
Dopo 6 anni ce l'ha fatta a superare gli ottavi di finale. Ci è voluto Josè Mourinho, lo specialista della Champions. Il portoghese è ancora in corsa, come l'Inter, per ripetere il triplete. Però potrebbe pesare la rincorsa al Barcellona in campionato. Agli ottavi: Lione-Real 1-1/ 0-3. Dopo aver rischiato all'andata, il Real ha liquidato il Lione con un netto 3 a 0. La paura di non farcela per l'ennesima volta è superata. Precedenti: Inter e Real Madrid non si affrontano da molto tempo. Gli interisti ricordano ancora una partita memorabile finita 3-1 a San Siro con doppietta di Baggio (stagione 1998-99). E' l'ultimo precedente tra le due squadre, anche se in passato il grande Real ha battuto l'Inter molte volte. Formazione-tipo: 4-2-3-1; Casillas, Ramos, Pepe, Carvalho, Marcelo, Khedira, Xabi Alonso, Di Maria, Özil, C.Ronaldo, Benzema. Occhio a: Cristiano Ronaldo. Ultimamente si è un po' fermato, ma se torna a ingranare sarà letale. Sul tabellino dei marcatori lo sta sostituendo Karim Benzema, che sta segnando a raffica. Forma attuale: La rimonta al Barcellona non si ferma mai. Ora ha portato il distacco da 7 a 5 punti, vincendo le ultime partite. In casa vince sempre, mentre soffre spesso in trasferta. In campionato: 2° posto nella Liga, dietro al Barcellona. Perché sì: Dopo aver battuto il Bayern, il ritorno al Bernabeu potrebbe essere un altro ricordo del triplete di buon auspicio per l'Inter. Perché no: Incontrare Mourinho da avversario potrebbe essere traumatico per i tifosi nerazzurri e potrebbe incrinare il rapporto tra l'Inter e il portoghese. Di sicuro un incontro speciale.
MANCHESTER UNITED: ★★★★
Ferguson può contare sempre sulla tradizione vincente del suo Manchester, ma negli ultimi anni la squadra sembra un po' in calo. Da valutare la difesa, con Vidic e Ferdinand spesso ai box (assenti anche nell'ultima partita) e sostituiti all'occorrenza da Smalling. In attacco è tornato Rooney, affiancato da un Berbatov in leggero calo o da un Hernandez in grande forma. Agli ottavi: Marsiglia-Manchester Utd 0-0/ 1-2. Vittoria di misura per i ragazzi di Ferguson, che non incantano contro un modesto Marsiglia. Precedenti: L'ultima squadra ad eliminare l'Inter dalla Champions fu proprio il Manchester, nella stagione 2008-09. Ma ora l'Inter ha ampiamente colmato il gap con i red devils. Formazione-tipo: 4-4-2; Van Der Sar, Rafael, Smalling, Vidic, Evra, Nani, Scholes, Fletcher, Giggs, Rooney, Berbatov (Hernandez). Occhio a: Rooney sembra essere tornato lui dopo il gol al City, è lui il pericolo numero uno. In calo Berbatov e Nani. Forma attuale: Ha perso i due big match contro Chelsea e Liverpool, riscattandosi battendo l'Arsenal in F.A. Cup. Sta pian piano tornando in forma dopo un leggero calo. In campionato: 1°, con tre punti e una partita in più dell'Arsenal. Ma il distacco è diminuito nelle ultime giornate. Perché sì: Per quelli che c'erano, sarebbe una bella rivincita per l'eliminazione di due anni fa. E il momento non brillantissimo dello United potrebbe favorire l'Inter. Perché no: l'Old Trafford è sempre un campo difficile da espugnare. Ferguson è una vecchia volpe della panchina, che non si batte. Poi la tradizione vincente del Manchester United fa sempre paura.
CHELSEA: ★★★★
Tra due settimane ci sarà il super-Chelsea di inizio stagione o la squadra in crisi di qualche mese fa? Per il momento è una via di mezzo, ma sta tornando ad alti livelli. Con il recupero di alcuni giocatori chiave la musica sembra cambiata a Stamford Bridge e la crisi sembra essere superata. Ancelotti può dormire sonni più tranquilli e concentrarsi sul grande obiettivo stagionale: la Champions League. Agli ottavi: Copenaghen-Chelsea 0-2/0-0. L'avversario modesto nasconde la reale forza del Chelsea. Brutta partita al ritorno con i titolari in campo, anche se poteva contare sul vantaggio dell'andata. Precedenti: L'anno scorso non ci fu storia, né all'andata né al ritorno. Due vittorie su due che ancora bruciano a Stamford Bridge. Formazione-tipo: 4-3-3; Cech, Bosingwa, Ivanovic, Terry, A.Cole, Mikel, Essien, Lampard, Malouda, Anelka, Drogba (Torres). Occhio a: Didier Drogba. In Champions è sempre pericoloso, ma attenzione anche al nuovo arrivato Torres. Anche se lo spagnolo deve ancora inserirsi e ritrovare la forma dei giorni migliori. Forma attuale: In ripresa. La crisi nera sembra superata anche dopo la vittoria contro lo United in campionato. Ma il vero Chelsea, favorito per la vittoria finale, non si è ancora visto. In campionato: 4°, ma in rimonta. Se vince la partita in meno va 3° a 6 punti dal Manchester Utd. Perché sì: Il Chelsea è una squadra che va a corrente alternata, per questo tra andata e ritorno potrebbe incappare in una giornata storta. Poi dopo la crisi basta poco per incrinare le loro certezze. Perché no: Visto il distacco in campionato, Ancelotti può puntare tutto sull'Europa, pallino di Abramovich. La finale a Londra è una motivazione in più per il Chelsea, che contro l'Inter avrebbe anche una rivincita da portare a termine.
TOTTENHAM ★★★½
Se dall'urna verrà fuori il Tottenham, sarà un piccolo record, perché gli Spurs sono già venuti a Milano due volte in questa stagione. La prima volta perse contro l'Inter di Benitez, la seconda sconfisse i rossoneri. Una squadra che sta trovando esperienza internazionale col passare della competizione. Agli ottavi: Milan-Tottenham: 0-1/0-0. La doppia sfida contro il Milan dimostra che il Tottenham si può battere. Bella partita a San Siro, ma in casa hanno subito il Milan difendendosi troppo. Precedenti: E' l'unica squadra tra le possibili avversarie che l'Inter ha già affrontato in questa stagione. Nel girone il bilancio fu di una vittoria a testa, ma molto diverse. La prima fu una partita dominata e riaperta solo alla fine da Bale. Al ritorno giocò un'Inter senza centrocampo e con un piede già dentro alla crisi. Formazione-tipo: 4-2-3-1; Gomes, Corluka, Gallas, Upson, Assou-Ekotto, Sandro, Modric, Lennon, Van Der Vaart, Bale, Crouch. Occhio a: Gareth Bale; e gli interisti lo sanno bene. Il gallese rientra da un infortunio ed è da valutare il suo pieno recupero. Possono far male anche la fantasia di Modric e Van Der Vaart e la velocità di Lennon. Forma attuale: Il Tottenham è una squadra in salute che in Champions non ha niente da perdere, visto che i quarti sono già un buon risultato. La difesa sta migliorando, anche se Gomes è alterno. In campionato: 5°, in lotta con Chelsea e City per un posto in Champions. A meno tre dai blues. Perché sì: L'Inter la conosce bene e non ha digerito la sconfitta di White Hart Lane. Gli Spurs non sono una squadra di primo livello abituata a lottare su più fronti. Perché no: White Hart Lane è un campo difficile e le buone prove nel girone e contro il Milan hanno dato una grandissima fiducia al Tottenham.
SHAKHTAR DONETSK: ★★★
Primo posto nel girone e Roma distrutta agli ottavi: per il momento lo Shakhtar è una delle sorprese della Champions. La squadra allenata da Lucescu ha fatto esperienza in Europa League (vincendola) e ora si presenta come una mina vagante della massima competizione europea. Squadra divisa a metà: solidità dell'est in difesa, fantasia brasiliana in attacco. Agli ottavi: Roma-Shakhtar: 2-3/ 0-3. Due partite di altissimo livello che non hanno dato scampo ai giallorossi. Due dimostrazioni di forza importanti, anche se la Roma attraversava un momento negativo. Ha fatto vedere soprattutto un attacco veloce e pericoloso. Precedenti: L'ultima partita contro l'Inter fu nel preliminare di Champions 2005-06. Il bilancio: una vittoria per 2-0 e un pareggio per 1-1, che qualificarono l'Inter. Formazione-tipo: 4-2-3-1; Pyatov, Srna, Chygrynsky, Rakitiskiy, Rat, Hubschmann, Mikhitaryan, Jadson, Willian, Douglas Costa, Eduardo (Luiz Adriano) . Occhio a: Darijo Srna, è il capitano e il giocatore più rappresentativo dello Shakthar. Tanti brasiliani interessanti: Eduardo, Willian, Douglas Costa e Jadson. Forma fisica: Contro la Roma si è vista una squadra che corre molto e non dà punti di riferimento. Durante la pausa invernale può aver fatto una preparazione specifica per essere in forma ad aprile. In campionato: Lo Shakhtar ha vinto 5 scudetti nell'ultimo decennio, opponendosi al dominio del Dinamo Kyev. La lunga sosta invernale ha fatto sì che la squadra si sia riposata per 3 mesi. Il campionato è riniziato a marzo, con lo Shakhar al comando di 9 punti. Perché sì: Le trasferte nell'Europa dell'est furono una delle chiavi della Champions 2010. Prima a Kyev, la svolta della stagione, poi a Mosca proprio nei quarti. E' una delle squadra che tutti si augurano perché non fortissima sulla carta e non ancora protagonista in Champions. Perché no: Le trasferte a est hanno portato fortuna all'Inter, ma non sono mai facili, soprattutto per il freddo. Contro la Roma ha impressionato e Lucescu conosce bene l'Inter e l'Italia.
SCHALKE 04: ★★½
Dopo l'eliminazione del Bayern, è l'unica speranza della Germania. Ma lo Schalke è molto più debole dei bavaresi. I quarti di finale sono già un trionfo per la squadra tedesca. Oltretutto la situazione è precipitata negli ultimi mesi. A gennaio ha perso Rakitic, andato al Siviglia, e Huntelaar, infortunato. Inoltre è stato da poco esonerato l'allenatore Magath: al suo posto Rangnick. Agli ottavi: Valencia-Shalke: 1-1/ 1-3. I tedeschi approfittano di un Valencia non irresistibile, vincendo di poco. Dopo il pareggio in trasferta, lo Shalke si qualifica vincendo per 3 a 1 in casa. Precedenti: L'Inter ha affrontato le uniche due volte lo Schalke in Coppa Uefa. Prima nella finale del 1996-97, persa ai rigori (doppio casalingo 1-0 e poi 3-1 ai tiri dal dischetto per i tedeschi). L'anno dopo, però, ai quarti di finale ha vinto l'Inter, che ha poi trionfato a Parigi con la Lazio. Formazione-tipo: 4-2-3-1; Neuer, Uchida, Howedes, Metzelder, Escudero, Kluge, Matip, Farfan, Jurado, Gavranovic, Raul. Occhio a: Raul ha fame di gol europei e una grandissima esperienza. In porta Neuer è affidabile e in attacco si è messo in luce Farfan, autore di una doppietta agli ottavi. Forma fisica: Lo Schalke non è in grande forma. A metà classifica in campionato, è riuscito a far bene solo in Champions e in Coppa di Germania. Ma il cambio di allenatore influirà. In campionato: 10°. Pessima Bundesliga, lontanissimo dalle posizioni europei. Perché sì: E la squadra più debole tra le possibili avversarie. Poi l'Inter ha già battuto l'altra tedesca, notevolmente più forte dello Schalke. In più vive un momento difficile perché ha appena cambiato allenatore. Perché no: L'unica controindicazione dello Schalke 04 potrebbe essere l'eccessiva fiducia con cui sarebbe affrontata la sfida. Il rischio di sottovalutare l'avversario è dietro l'angolo. Poi darebbe tutto giocandosi solo la Champions, ma allo stesso tempo non ha niente da perdere, perché i quarti sono già un grande risultato per i tedeschi.
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