Prosegue la tre giorni della 'Milano Football Week', l'evento organizzato dalla Gazzetta dello Sport che oggi ha ospitato Walter Zenga. Il quale, intervistato dai colleghi, non poteva che partire dell'epilogo dell'euroderby d'andata: "Il primo round è stato molto bello. Entrambi gli allenatori diranno che non è finita. La preparazione partendo da 0-2 è strana: quando vincemmo la Uefa, perdemmo 2-0 a Birmingham e rimontammo in maniera splendida, spazzando via gli avversari", le parole dell'Uomo Ragno.

Inter e il Milan hanno due portieri stranieri.
"Di italiani bravi come portieri ce ne sono tanti: Vicario, Meret, Falcone, Di Gregorio, Carnesecchi... Più c'è Donnarumma che è nel Psg. Mancini, invece, non ha attaccanti... Onana e Maignan sono bravissimi a giocare con i piedi. Io parto come idea che il portiere deve saper parare altrimenti si mette un centrocampista in porta. E poi sono stati bene a partire subito forte in Italia: Onana nonostante fosse fermo da un anno, Maignan perché si è preso il posto di Donnarumma senza avvertire la tensione".

I tuoi derby.
"ll derby per me è una storia lunghissima, i milanisti non sono mai stati nemici, ma avversari per 90'. C'è sempre stato rispetto e attenzione tra di noi, anche perché ci trovavamo sempre in Nazionale. La mia memoria calcistica mi riporta a ogni spezzone, non solo nelle partite nelle quali ho vinto, ma anche nelle sconfitte. Perfino in quelle che pesano. Se non sei bravo a convivere con le cose brutte che ti succedono, non puoi gioire di quelle belle che ti accadono. Quando perdevo, nello spogliatoio la nostra coesione, il nostro essere fratelli, andava oltre la sconfitta. Il derby è la partita che tutti vorrebbero giocare e vivere".

Il derby del 1988-89.
"Tre giorni prima quel derby fummo eliminati dal Bayern Monaco perdendo 3-1. Tre giorni dopo reagimmo alla grande e vincemmo. Da bambino, da tifoso, arrivavo in piazzale Lotto con la bandiera ed ero con i miei amici milanisti. Dopo se perdevamo, tornavo da solo... Da giocatore così volevo dare tutto perché la gente che andava allo stadio a piedi, come facevo io, avesse la gioia a fine partita che sognavo io quando andavo a vedere Boninsegna e gli altri".

Panchina Inter.
"Ho un grandissimo rispetto per Simone e sul rispetto ho fondato la mia carriera. Il mio sogno all'inizio della carriera è sempre stato quello di allenare l'Inter. Non sono mai stati bravo abbastanza, pazienza. La gente comunque mi chiede gli autografi per quello che ho fatto e questa è una grande soddisfazione".

Le 5 semifinaliste nelle coppe europee.
"Cinque squadre in semifinali non sono una casualità. Da italiano vorrei che si vincesse la Champions League, mi piacerebbe vedere una finale di Europa League Juve-Roma e che la Fiorentina ribaltasse il risultato della semifinale d'andata. I nostri allenatori sono nei 12 allenatori che si giocano la gloria: da Ancelotti, che la gloria ce l'ha già ed è oltre, a Inzaghi, da Pioli ad Allegri, da Italiano a Mourinho...".

Sezione: Focus / Data: Sab 13 maggio 2023 alle 13:28
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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