Una sfida che vale tanto, se non tutto, per il futuro dell'Inter: a San Siro arriva il Barcellona in un match cruciale per i destini nerazzurri in Europa e non solo. Una gara che l'ad sport Beppe Marotta presenta così dal prato del Meazza ai microfoni di Sky Sport

Sulle dichiarazioni di Inzaghi pre Inter-Roma.
"Ogni allenatore rilascia queste esternazioni a seconda di come si sente, non ci sono state turbative interne. Dobbiamo valutare il momento, siamo in crisi e abbiamo perso certezze da ritrovare non solo attraverso le prestazioni ma anche coi risultati positivi".

Ci sono state critiche che hanno fatto più male?
"No, perché bisogna accettare le critiche; è un segno di professionalità. Poi bisogna capire dentro di sé se sono giuste o no. Dobbiamo ritrovare delle certezze che erano i capisaldi della stagione passata, se abbiamo perso il rispetto dell'anno scorso dobbiamo capire perché".

La pausa del Mondiale sarà il momento per il bilancio e per muoversi di conseguenza o Inzaghi è a rischio prima?
"Oggi l'obiettivo è ottenere un risultato. Quest'anno è un campionato anomalo, l'importante sarà rimanere attaccati alla cima della classifica a novembre e poi a gennaio ricominciare con un Inter-Napoli dal quale iniziare a rilanciarsi".

Il futuro di Inzaghi non dipende dai risultati?
"Assolutamente no. Troppo facile dare le colpe al tecnico, dobbiamo essere bravi noi a valutare e capire che dobbiamo venirne fuori tutti, dirigenti e giocatori. Inzaghi non si è improvvisato allenatore dell'Inter, dobbiamo capire come eliminare gli errori".

Serviranno undici leoni.
"L'aspetto motivazionale sarà importante, sappiamo la forza degli avversari. Le motivazioni dipendono da noi". 

Sezione: Focus / Data: Mar 04 ottobre 2022 alle 20:25
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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