Rodri, l'eroe di Istanbul per il Manchester City con la sua rete che ha regalato ai Citizens la prima Champions League, è stato protagonista di una lunga intervista per Cadena Cope nella quale ha riconosciuto il ruolo di Pep Guardiola nella sua crescita. Raccontando poi un aneddoto legato proprio alla serata di giugno contro l'Inter: "Era una finale dove i nerazzurri hanno dimostrato di conoscerci molto bene, non trovavo la mia consueta scioltezza ed era la mia prima finale. Nel colloquio all'intervallo ha detto alla squadra: "Non so cosa ci sia che non va, nemmeno Rodri sta facendo bene". Non me lo aspettavo in quel momento. Un altro giocatore poteva perdere fiducia e io avevo bisogno di confermare a me stesso che non avevo ragione e ne sono uscito con una mentalità completamente diversa. Nel secondo tempo la squadra è cresciuta, io sono cresciuto e ho segnato il gol. Questo è un esempio di psicologia e mentalità, la parte più importante del calcio. È l’allenatore più influente della mia carriera. Mi ha portato a un livello che non sapevo di poter raggiungere. Quando ti abitui a stare con lui, dico 'perché non faccio così', vedo tutto più facile. Ti dà una cassetta degli attrezzi e tu hai più strumenti degli altri. Sottolineo la capacità che uno ha di sfruttare meglio gli spazi muovendosi di meno. Sono pochi i giocatori che non ha portato al top". 

ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!

Sezione: Focus / Data: Sab 21 ottobre 2023 alle 13:02
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print