Il primo maestro calcistico è come l’amore. Non si scorda mai. Regola che vale per tutti i giocatori, Lautaro Martinez incluso. L’attaccante nerazzurro, in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, aveva ammesso l’importanza di Fabio Radaelli. E come ancora oggi si senta con colui che l’ha scoperto, chiedendogli consigli e confidandosi con lui.

E proprio l’ex responsabile delle giovanili del Racing, che oggi ricopre il medesimo incarico a Mar del Plata, nel Club Atlético Aldosivi, in esclusiva per FcInterNews si esprime nuovamente a tutto tondo sull’attaccante di Bahía Blanca.

Lei ha sempre sostenuto Lautaro, dicendo che avrebbe solo necessitato di un periodo di adattamento e poi si sarebbe preso l’Inter. Così è stato.
“Quando ha giocato lo ha fatto sempre molto bene, segnando in molte partite. È sceso in campo in molte occasioni, nonostante il modulo utilizzato da Spalletti preveda solo una punta in campo. Io non ho mai avuto dubbi su di lui. Ha preso una decisione considerevole scegliendo l’Inter, una delle squadre più importanti del mondo. E ha vinto la scommessa, ha avuto ragione lui. Oggi è calciatore sul quale i nerazzurri contano e continua ad essere convocato nell’Albiceleste”.

Lautaro le aveva mai confidato di aver avuto magari qualche ripensamento?
“Di solito ci sentiamo per salutarci o farci i complimenti a vicenda. C’è rispetto e affetto da ambo i lati. Lui è un grande giocatore e una gran persona. E no, non ha mai avuto dubbi sulla scelta dell’Inter. L’ultima volta che ci siamo visti trasmetteva una felicità incredibile per la decisione della squadra meneghina”.

Lautaro ha detto che lei lo definiva come se fosse due giocatori in uno. Ossia che poteva crossarsi la palla e poi scagliarla in rete da solo.
“Con tali parole intendo dire che è un giocatore talmente forte e completo che può succedere che si crei da solo le occasioni da goal e poi riesca a gonfiare la rete degli avversari. Per me è una delle apparizioni più importanti degli ultimi anni di tutto il calcio argentino”. 

Che pensa, da esterno, di quello che sta succedendo a Icardi?
“Per me è un magnifico attaccante. Leggo che l’Inter potrebbe cederlo. Anche lui fa parte della Nazionale Argentina. Chi non lo vorrebbe nella propria squadra? Io poi ovviamente sono di parte con Martinez, ma dico questo: Spalletti con Mauro e Lautaro ha un margine molto basso di errore. Nel senso che chiunque dei due schieri in campo, andrà a giocare con una punta fortissima. Il mister da questo punto di vista cade in piedi”.

Lei ha anche allenato De Paul.
“Molto poco a dire il vero. Rodrigo venne ceduto subito dopo il mio arrivo. Ha una tecnica barbara. Una qualità enorme. È abile con la palla. Si tratta di un ragazzo di cui ho un bel ricordo, peccato averlo avuto a disposizione per così poco tempo. Ma anche lui farà strada”.

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Sezione: Esclusive / Data: Mar 30 aprile 2019 alle 16:46
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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