Sommer sì o Sommer no? Subito in Giappone o dopo la tournée? E Trubin arriverà comunque? Ma il Dibu Martinez? E le voci su Audero? Sarà vice o addirittura primo portiere? Verrà data fiducia a Filip Stankovic? E Di Gennaro ricoprirà davvero il ruolo di terzo? Il mercato dell'Inter è Sommer...so di domande. E di dubbi. Il gioco di parole è scontato, visto che il nome più gettonato delle ultime settimane è, appunto, quello dell'esperto portiere del Bayern Monaco che spinge per vestirsi di nerazzurro ma che per ora, complici le non perfette condizioni fisiche di Manuel Neuer e la trattativa infinita tra i due club per ottenere uno sconticino sulla clausola rescissoria - la cui esistenza risulta in Italia ma non in Germania - da 6 (o 8?) milioni di euro, non decolla. 

A decollare sono state invece le due squadre, entrambe in Giappone per la tournée della pre-season. Con una grande differenza: mentre i bavaresi vogliono saggiamente tappare il buco prima di far partire lo svizzero, l'Inter non ha ancora in rosa il portiere che difenderà i pali di San Siro nella prossima stagione. Una lacuna grave sia per la squadra che per Simone Inzaghi, che dopo aver portato in bacheca due trofei ed essere arrivato in finale di Champions League nella scorsa stagione, tutto avrebbe meritato tranne che una rosa monca quando il calendario segna il 26 di luglio. Avviso ai naviganti: la stagione non inizia il 19 di agosto con la prima uscita ufficiale contro il Monza, ma è già cominciata. E la rosa, almeno per il 90%, doveva essere già definita. Invece mancano all'appello uno o due portieri, un difensore, il famoso sesto centrocampista e l'attaccante che dovrà rimpiazzare il piangente Romelu Lukaku, protagonista negli ultimi giorni di dribbling e frecciate social come fosse un bambino delle elementari. Caro Big Rom, non faresti prima a smentire eventuali fake news raccontando semplicemente la tua verità? No, meglio bloccare i commenti e rifugiarti dietro le barre di icone del rap come DMX. Così è troppo facile. 

Ma torniamo al portiere, dove la strategia dell'Inter merita delle critiche per più motivi. In primis, perché la dolorosa cessione di André Onana al Manchester United, arrivata peraltro dopo una lunga discussione tra i due club sul prezzo del cartellino, era stata preventivata dall'immediato post stagione; in secundis, perché l'addio del camerunese verso la Premier League si aggiunge a quelli di Samir Handanovic e Alex Cordaz, entrambi in scadenza di contratto, ed ora pure a quello di Ionut Radu, con i soli Di Gennaro, Stankovic (più il baby Alessandro Calligaris) a disposizione di Inzaghi; in terzo luogo, perché la partenza dell'ex Ajax in Inghilterra ha portato in cassa 52.5 milioni di euro più 5 di bonus facilmente raggiungibili. Milioni che si aggiungono ai 18 incassati da Brozovic, ai 5 di Pirola, ai circa 4,5 di Colidio, ai 6 di Mulattieri, a quelli arrivati dalle altre piccole cessioni (vedi i vari Males, Hoti, Pompetti Squizzato). Senza dimenticare i cash 'risparmiati' dal taglio del monte ingaggi e quelli arrivati nell'ultima stagione grazie, soprattutto, allo straordinario percorso in Champions. Milioni che sarebbe l'ora di investire, almeno in parte. Perché tra le tante domande ce n'è una più importante delle altre: ma il/i portiere/i? 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 26 luglio 2023 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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