Claudio Ranieri non è un allenatore qualsiasi. La stoffa del tecnico la percepisci nelle piccole cose, nel contatto diretto. Ieri ad Appiano Gentile le sensazioni che si respiravano alla conferenza stampa del nostro tecnico erano di quelle importanti. Già assaggiate ai primi incontri. Eppure, a sentirlo da pochi metri, Claudio Ranieri è uno che ti prende, che trasmette qualcosa di importante. In sala stampa ci ha fatto captare qualcosa di raro, l'aria di chi ha una voglia matta di vincere e sa di poterlo fare contro tutto e contro tutti. Insomma, eravamo stufi di essere presi per i fondelli da Mazzarri che ha addirittura reclamato per un rigore (?!) non concesso al suo Napoli contro l'Inter e per un'altra ammonizione negata ad Obi, eravamo stufi delle dichiarazioni di Rafa Benitez che sembra non saper fare altro che sparlare del dottor Moratti, della Beneamata e di tutto ciò che ci gira intorno. Ebbene, Claudio Ranieri ha smontato tutti: frecciate con cravatta, ovvero stoccate rifilate con eleganza a due personaggi che è meglio allontanare dal mondo nerazzurro, specialmente in questo momento. Cancelliamoli, lasciamoli andare per la loro strada e intraprendiamo la nostra.

E non è finita. Ranieri sa con poche parole dare stimoli a chi in questo momento ne ha bisogno - Castaignos e Zarate su tutti -, ha saputo rincuorare chi dovrà star fuori per lungo tempo dandogli fiducia, e con uno sguardo sa prendere l'attenzione di tutti. Caratteristiche non comuni, presto continuerà a parlare per lui anche il campo. Basti vedere come ha trasformato Chivu da un possibile 'caso' (qualcuno dopo le parole di due giorni fa aveva detto che Cristian era furioso perché non volenteroso di giocare ancora terzino) in un argomento a suo favore, dicendo che il romeno è punto di riferimento totale per l'Inter. Insomma, Ranieri è uno che ci sa fare non solo in panchina, ma anche davanti ai microfoni. E questo, per il tecnico dell'Inter che è attaccata da ogni dove, non è poco. Fidatevi. Il voto? Per la conferenza, un dieci pieno. Impeccabile.

Nell'elogiare Ranieri, non posso però non spendere qualche parola per il capitano. Ho avuto la fortuna insieme al mio collega Guglielmo Cannavale di essere presente in veste amichevole alla sua serata di esposizione del Golden Foot al 'Botinero', come su FcInterNews vi abbiamo raccontato. Inutile dirlo, l'amico Javier è stato ancora una volta straordinario: ci legge, ci apprezza, sa che siamo sempre dalla parte dell'Inter per amore della Beneamata. Il capitano sa cos'è l'ospitalità, sa regalare un sorriso a tutti e ci ha assicurato che ha ancora una voglia matta di lottare per i nostri colori. Insomma, il solito Zanetti da dieci e lode che merita un ringraziamento speciale, così come l'amico Federico e tutti i ragazzi del 'Botinero', il locale del capitano gestito straordinariamente da lui e da chi gli sta intorno. Il Golden Foot è solo il minimo riconoscimento per uno dei più grandi di tutti i tempi fuori e dentro al campo, un modello vivente di calciatore e di uomo. Con un condottiero così e con un allenatore così, possiamo andare lontano. D'altronde, garantiscono Zanetti e Ranieri: all'Inter c'è ancora tanta voglia di vincere. Sazi saranno altri...

Sezione: Editoriale / Data: Sab 15 ottobre 2011 alle 00:01
Autore: Fabrizio Romano
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