Esteban Cambiasso ha 33 anni. Gioca nell'Inter dal 2004. Con la maglia nerazzurra ha vinto cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro supercoppe italiane, una Champions League, un Mondiale per club. Totale: 15 trofei. Ingaggiato a parametro zero dal Real Madrid da parte del signor Marco Branca, si è rivelato subito un centrocampista di qualità superiore. Non veloce, monocorde nel passo, ma dotato di un sinistro superiore alla media che gli permette di giocare la palla sul corto e sul lungo con una piccolissima percentuale di errore. Altre qualità che fanno la differenza, la capacità di rubare il pallone e i tempi di inserimento nell'area di rigore avversaria con numerose reti realizzate, molte da attaccante consumato. Si tratta di un vero leader in campo, dotato di un'intelligenza calcistica propria dei grandi campioni.  
Esteban Cambiasso ha sposato la causa interista con una dedizione che dovrebbe inorgoglire il tifoso nerazzuro. Il 9 settembre 2006, prima giornata di un campionato meraviglioso, realizzò una doppietta a Firenze nella gara vinta per 3-2 dalla banda Mancini. Dopo le segnature, il Cuchu esultò guardando il cielo dove era volato da poco Giacinto Facchetti. Negli spogliatoi di Siena, conquistato  il primo scudetto sul campo, festeggiò indossando la maglia numero 3 del grande Cipe. Nessuno glielo aveva chiesto.  
Poco propenso alle pubbliche relazioni e quindi "poco simpatico", Esteban Cambiasso è entrato subito in perfetta sintonia con la famiglia Moratti e con la visione del calcio e della vita del nostro Presidente. Testa alta, sempre. Con forza e coraggio, ma sempre con estrema educazione.
Dopo il triplete il suo rendimento, è vero, ha avuto un calo preoccupante. Spesso Cambiasso ha arrancato di fronte ad avversari più giovani e veloci. E la critica è scattata sacrosanta. Quello che non si poteva accettare, soprattutto da chi si definisce un tifoso dell'Inter, era l'accusa di essere a capo di un clan, il famigerato clan degli argentini che alla stregua di una pericolosa cosca, tramava chissà quale disastro per l'Inter per salvaguardare gli interessi personali. Ecco a voi il pericoloso clan degli argentini: il Cuchu, il Capitano che solo a guardarlo commuove, Milito che scrive la storia, Palacio che segna sempre, Samuel che lotta contro il tempo, Icardi che segna alla Juve, Ricky Alvarez che incanta, et etc... eh sì, brutti ceffi che ogni tanto si permettono il lusso di mangiare l'Asado alla Pinetina senza invitare gli altri...
Esteban Cambiasso guadagna molto, più di quattro milioni a stagione, forse per lui sarà l'ultima in nerazzurro con l'avvento di Erick Thohir. O forse no, potrebbe anche rinnovare accettando di ridursi l'ingaggio, così come Milito e come ha già fatto Zanetti. Quelli del pericoloso clan. Staremo a vedere. Intanto ha deciso di fare la cosa che più ci piace: essere tra i migliori in campo in questa Inter di Mazzarri dove tutti sembrano remare dalla stessa parte, a prescindere dai risultati. Qualcuno, ironizzando, lo definisce un vigile per il suo modo di dare indicazioni ai compagni muovendo le braccia. Senza questo vigile, il traffico nel centrocampo nerazzurro non scorrerebbe e Mazzarri se n'è accorto appena sbarcato alla Pinetina. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 06 novembre 2013 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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