Uno, da imprescindibile ed intoccabile, sembra ora ‘retrocesso’ a riserva di lusso. L’altro, passato dall’altra sponda di Milano ad Appiano tra le polemiche, ha scalato prepotentemente le gerarchie. Stiamo parlando di Marcelo Brozovic e Hakan Calhanoglu, pezzi da novanta della mediana interista ed ora, almeno stando agli ultimi segnali lanciati da Simone Inzaghi, uno alternativo all’altro nel ruolo di play.

Prima dei problemi fisici accusati da Brozo, il croato e il turco facevano parte del tris fisso di centrocampo completato dal motorino Barella. Poi, per questione di necessità, Calha è stato dirottato in cabina di regia, con l’ex Cagliari ancora intoccabile e l’affidabile Mkhitaryan che, con il passare del tempo, è stato in grado di ritagliarsi sempre più spazio, risultando anche decisivo. Insomma, l’infortunio di Brozovic ha aperto una slinding door sulla lavagna tattica di Inzaghi e nella mediana dell’Inter, con Calhanoglu chiamato ad arretrare il raggio d’azione e ‘trasformato’ da mezzala di qualità a play moderno e di spessore. Le prestazioni dell’ex Milan sono sotto gli occhi di tutti: al costante apporto in fase realizzativa, fatto di gol pesanti ed assist al bacio, si è aggiunta anche una crescita esponenziale sul piano dell’interdizione. Un dettaglio non di poco conto che negli ultimi mesi l’ha elevato a giocatore completo in entrambe le fasi di gioco. Un upgrade che sta spingendo la dirigenza di Viale della Liberazione a mettere sul tavolo un rinnovo di contratto (più che meritato) fino al 2026, accompagnato da un ingaggio ritoccato al rialzo come i top presenti in rosa. Al livello di gente come Brozovic, per intenderci, che ora vive invece una parentesi particolare della sua carriera.

Dopo aver svuotato l’infermiera, infatti, Marcelo non è entrato a gamba tesa nello scacchiere tattico di Inzaghi, come invece ci si aspettava. Vuoi per la forma non ancora brillantissima, vuoi per il momento d’oro attraversato da Calhanoglu, il nativo di Zagabria non è riuscito a tornare stabilmente nell’undici titolare che l’aveva visto sempre protagonista nelle ultime stagioni, con Spalletti e Conte prima ed Inzaghi poi. Un aspetto che ha fatto - e che continua a fare - molto rumore, tanto che nelle pagine dei giornali e negli studi televisivi si è ripreso a parlare con insistenza di una sua possibile cessione in estate. Scenari che fanno seguito alle voci di mercato che lo vedevano protagonista di un ipotetico scambio sull’asse Milano-Barcellona con il tatticamente diverso, ma più giovane, Kessié.

Ma uno come Brozovic merita davvero di essere sacrificato? La sua importanza può essere ‘annullata’ dall’esplosione del Calha-play e finire così velocemente nel dimenticatoio? Domande a cui le prossime mosse della dirigenza sul mercato, ma anche quelle di Inzaghi in campo, daranno una risposta. Lo strano ‘caso’ di Brozovic e Calhanoglu merita di essere risolto.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 08 marzo 2023 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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