"A oggi Lautaro non lascerà l'Inter nonostante le proposte arrivate dai club inglesi. È felice a Milano e ama molto il club. Ci incontreremo la prossima settimana per parlare del rinnovo. Lui vuole restare a Milano, la nostra volontà è chiara, ma dipenderà anche dai nerazzurri". Parole e musica del famigerato Alejandro Camano, colui che in collaborazione con la proprietà e la dirigenza di Viale della Liberazione ha portato via Achraf Hakimi. Quante volte l'agente ha ripetuto che el Toro sarebbe rimasto, che sta bene nella metropoli milanese e ama l'Inter? Tante. Però solo giovedì ha aperto concretamente al rinnovo, tasto dolente nel rapporto tra l'argentino e il suo club. E tra le righe ha gettato la maschera, affidando alla dirigenza la responsabilità di far firmare il nuovo contratto a Martinez. Tradotto: noi vogliamo rinnovare, ma voi dovete pagarci quanto riteniamo di meritare.
Nulla di sorprendente, alla fine è sempre una questione di soldi. Lautaro ritiene di meritare un trattamento economico migliore rispetto a quello pattuito mesi fa con il suo precedente entourage. Vero è che il periodo non è dei migliori per andare a chiedere un aumento, ma è altrettanto ingiusto, limitandosi al contesto, che un giocatore determinante come il numero 10 di Bahia Blanca guadagni parecchio meno rispetto a molti suoi compagni meno impattanti sulle sorti della squadra e, soprattutto, meno cercati sul mercato. Per questo Beppe Marotta e Piero Ausilio sono intenzionati a raddoppiargli lo stipendio, ma non basterà. Servirà un ulteriore sforzo per arrivare all'attesa fumata bianca e respingere con decisione gli assalti del Tottenham e dell'Atletico Madrid, che stanno valutando sia lui sia Dusan Vlahovic, altro nome che non lascia indifferente l'Inter.
Però, ehi, quest'apertura al rinnovo e addirittura un appuntamento schedulato sono comunque buone notizie, significa che sponda Lautaro c'è davvero voglia di rinnovare il contratto e rimanere in nerazzurro, di non emulare il compagno di reparto e grande amico Romelu Lukaku, che di punto in bianco, per necessità personali (economiche e sportive) ha abbandonato la barca e tutte le aspettative che il popolo nerazzurro riponeva in lui. Certo, anche il belga sosteneva di amare l'Inter mentre nella testa prefigurava il suo ritorno in grande stile a Stamford Bridge. Ma la sensazione è che Martinez non sia propenso a emularlo. Tra qualche giorno sapremo se l'amore per i colori nerazzurri dell'argentino sarà corrisposto anche economicamente dall'Inter, sperando che visti i sentimenti in ballo le parti si vadano incontro e rafforzino il loro legame.
Anche perché l'Inter che sta nascendo passerà da Lukaku-centrica a Lautaro-centrica. A prescindere dal prossimo attaccante che arriverà, sarà l'argentino la stella del reparto offensivo dopo l'addio del belga. Ad oggi Joaquin Correa è un candidato forte, una seconda punta che Simone Inzaghi conosce benissimo e lo stesso Martinez incontra durante le convocazioni di Lionel Scaloni in Nazionale. Correa e Lukaku sono due attaccanti piuttosto diversi tra loro, ergo un tandem che per semplificazione definiremo CoLa (rinfrescante, soprattutto di questi tempi) riproporrebbe il Toro come prima punta, supportato dal Tucu. Con Edin Dzeko, giocatore meraviglioso nonostante l'età (eppure per alcuni suoi coscritti o addirittura più 'anziani' non ci si pone tanti problemi...), pronto a mettersi a disposizione di entrambi all'abbisogna. Lautaro andrebbe dunque a rivestire i panni di Ciro Immobile, nelle idee di Inzaghi, mentre Correa farebbe... il Correa.
E se non fosse Correa il prescelto e arrivasse una punta più 'fisica', come Duvan Zapata o chi per lui, il nuovo status dell'ex Racing non cambierebbe: senza Big Rom, sarebbe lui a ereditarne lo scettro di punta di diamante nell'attacco nerazzurro, perché difficilmente l'Inter riuscirebbe ad arrivare a un top player di livello internazionale.
Probabile che al numero 10 nerazzurro questa 'promozione' possa fare piacere, per mentalità è sempre stato uno incontentabile, ama le responsabilità e la vivrebbe come un attestato di estrema fiducia. Magari l'intenzione del club di metterlo ancora più al centro del progetto potrà fare da leva per trovare un'intesa più agevolmente sul rinnovo del contratto. Perché è vero che come dice Camano dipende dall'Inter, ma l'amore per i colori, quando è reale, si dimostra anche con i gesti.
Nulla di sorprendente, alla fine è sempre una questione di soldi. Lautaro ritiene di meritare un trattamento economico migliore rispetto a quello pattuito mesi fa con il suo precedente entourage. Vero è che il periodo non è dei migliori per andare a chiedere un aumento, ma è altrettanto ingiusto, limitandosi al contesto, che un giocatore determinante come il numero 10 di Bahia Blanca guadagni parecchio meno rispetto a molti suoi compagni meno impattanti sulle sorti della squadra e, soprattutto, meno cercati sul mercato. Per questo Beppe Marotta e Piero Ausilio sono intenzionati a raddoppiargli lo stipendio, ma non basterà. Servirà un ulteriore sforzo per arrivare all'attesa fumata bianca e respingere con decisione gli assalti del Tottenham e dell'Atletico Madrid, che stanno valutando sia lui sia Dusan Vlahovic, altro nome che non lascia indifferente l'Inter.
Però, ehi, quest'apertura al rinnovo e addirittura un appuntamento schedulato sono comunque buone notizie, significa che sponda Lautaro c'è davvero voglia di rinnovare il contratto e rimanere in nerazzurro, di non emulare il compagno di reparto e grande amico Romelu Lukaku, che di punto in bianco, per necessità personali (economiche e sportive) ha abbandonato la barca e tutte le aspettative che il popolo nerazzurro riponeva in lui. Certo, anche il belga sosteneva di amare l'Inter mentre nella testa prefigurava il suo ritorno in grande stile a Stamford Bridge. Ma la sensazione è che Martinez non sia propenso a emularlo. Tra qualche giorno sapremo se l'amore per i colori nerazzurri dell'argentino sarà corrisposto anche economicamente dall'Inter, sperando che visti i sentimenti in ballo le parti si vadano incontro e rafforzino il loro legame.
Anche perché l'Inter che sta nascendo passerà da Lukaku-centrica a Lautaro-centrica. A prescindere dal prossimo attaccante che arriverà, sarà l'argentino la stella del reparto offensivo dopo l'addio del belga. Ad oggi Joaquin Correa è un candidato forte, una seconda punta che Simone Inzaghi conosce benissimo e lo stesso Martinez incontra durante le convocazioni di Lionel Scaloni in Nazionale. Correa e Lukaku sono due attaccanti piuttosto diversi tra loro, ergo un tandem che per semplificazione definiremo CoLa (rinfrescante, soprattutto di questi tempi) riproporrebbe il Toro come prima punta, supportato dal Tucu. Con Edin Dzeko, giocatore meraviglioso nonostante l'età (eppure per alcuni suoi coscritti o addirittura più 'anziani' non ci si pone tanti problemi...), pronto a mettersi a disposizione di entrambi all'abbisogna. Lautaro andrebbe dunque a rivestire i panni di Ciro Immobile, nelle idee di Inzaghi, mentre Correa farebbe... il Correa.
E se non fosse Correa il prescelto e arrivasse una punta più 'fisica', come Duvan Zapata o chi per lui, il nuovo status dell'ex Racing non cambierebbe: senza Big Rom, sarebbe lui a ereditarne lo scettro di punta di diamante nell'attacco nerazzurro, perché difficilmente l'Inter riuscirebbe ad arrivare a un top player di livello internazionale.
Probabile che al numero 10 nerazzurro questa 'promozione' possa fare piacere, per mentalità è sempre stato uno incontentabile, ama le responsabilità e la vivrebbe come un attestato di estrema fiducia. Magari l'intenzione del club di metterlo ancora più al centro del progetto potrà fare da leva per trovare un'intesa più agevolmente sul rinnovo del contratto. Perché è vero che come dice Camano dipende dall'Inter, ma l'amore per i colori, quando è reale, si dimostra anche con i gesti.
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
Giovedì 12 dic
- 00:08 Milojevic (all. Stella Rossa): "Fallo netto sul secondo gol del Milan, una vergogna. Arbitro arrogante e col sorriso in faccia"
- 00:03 Ancora Fonseca: "Sono triste e non mi fermerò. Disposto a portare i ragazzi della Primavera o del Milan Futuro se servirà"
- 00:00 I danni del turnover scientifico
Mercoledì 11 dic
- 23:55 Fonseca: "Questo Milan è una montagna russa, oggi stai bene e domani non lo sai. E' impressionante"
- 23:40 City a picco, Guardiola: "Complimenti alla Juve, ci manca compattezza". E la prossima è contro il Psg
- 23:27 Pandev: "L'Inter non meritava di perdere, questo è il calcio. Mancano due partite e devi fare 6 punti"
- 23:12 Commissione sul caso ultrà, Verini: "Vogliamo ascoltare innanzitutto i vertici dello sport italiano e delle società calcistiche"
- 22:59 Capolavoro Juve, 2-0 al City. Pari Bologna, Abraham salva il Milan nel finale. Risultati e classifica: Inter sesta
- 22:44 Primavera 1, Vogliacco dirigerà Atalanta-Inter: fischio d'inizio sabato alle ore 13
- 22:30 A. Paganin: "Ci sta non avere serate brillanti col Leverkusen. Ma se l'Inter fa così a Roma..."
- 22:16 Renica: "Lukaku all'Inter si esprimeva bene con Lautaro. Al Napoli potrebbe farlo con Simeone"
- 22:02 Tonali ha nostalgia dell'Italia? L'agente Riso smentisce: "E' felice in Premier, al Newcastle è un idolo dei tifosi"
- 21:48 Vicenza, Cester ricorda: "A 14 anni andai all'Inter, vincemmo due campionati. E con Casadei..."
- 21:34 La convinzione di Mandorlini: "Scudetto, l'Atalanta sarà in corsa fino alla fine"
- 21:20 Napoli, Gilmour: "C'è voglia di essere positivi nonostante la sconfitta. Troveremo risultati migliori"
- 21:06 Man. City, altra finale di Champions dopo Istanbul? Guardiola: "Se passiamo il turno, non sarà facile per nessuno incontrarci"
- 20:52 UCL - Nove gol nelle due partite delle 18:45: vincono Atletico e Lille. Francesi a 13 punti come l'Inter, Simeone a -1
- 20:37 Barzagli: "Scudetto? Inter davanti a Napoli e Atalanta. Ma la Juve..."
- 20:23 L'Urawa Red Diamonds conferma Skorza allenatore: "Vogliamo diventare un club che compete nel mondo"
- 20:10 Mondiale per Club 2025, il Congresso straordinario FIFA ha approvato i principi di bilancio: la nota ufficiale
- 19:55 Primavera 1, fissati orari delle prime gare del 2025: le date di Juve-Inter e della Coppa Italia
- 19:40 Accademia Inter, Bergomi resta alla guida dell'U17 Elite: "Però chiedo rispetto"
- 19:27 Lazio, Baroni: "Contiamo di recuperare Vecino e Romagnoli per l'Inter"
- 19:14 Youth League, il 20 dicembre il sorteggio dei sedicesimi di finale: le 6 avversarie potenziali dell'Inter
- 19:00 Rivivi la diretta! TAREMI e FRATTESI i più criticati, ACERBI ora è un CASO da risolvere: l'INTER va sul MERCATO?
- 18:45 Ranking UEFA, Italia in affanno per il quinto posto Champions: Inghilterra e Portogallo davanti
- 18:30 Cagliari-Inter, da domani in vendita i biglietti ma il settore ospiti rimane in stand-by
- 18:16 Gabigol saluta il Flamengo: "Qui sono diventato immortale, un giorno tornerò". Poi attacca la dirigenza
- 18:02 Sofascore, Team of the Week Primavera - De Pieri unico interista, il 30 di Zanchetta primeggia nel voto
- 17:50 Youth League, Inter da record: è la quarta squadra nella storia a fare 6 vittorie su 6 partite nel girone
- 17:35 Gli USA casa del Mondiale per Club? La FIFA potrebbe portare negli States anche l'edizione 2029
- 17:22 Voce al tifoso - Commenti dopo la brutta serata di Leverkusen
- 17:07 UFFICIALE - Assegnati i Mondiali 2030 e 2034: l'edizione del centenario in sei Paesi, poi l'Arabia Saudita
- 16:54 Il Milan U20 perde ancora e saluta definitivamente la Youth League: ko al Vismara per 1-3 contro la Stella Rossa
- 16:39 Balzaretti: "Zero tiri in porta è un dato negativo importante. Taremi in fase involutiva"
- 16:25 Palladino non convoca Biraghi per il LASK. L'agente non ci sta: "Capitolo Firenze finito. A gennaio andrà via"
- 16:10 fcinBetsson Sport, in agenda nuove attività: quiz per i tifosi, una replica e una sfida contro... Francesco Totti!
- 15:57 Qui Lazio - Tre assenti ad Amsterdam: oltre a Romagnoli e Vecino, anche Provedel resta a Roma. Il punto
- 15:43 Gasperini: "Dobbiamo capire che l'Atalanta può giocarsela con squadre come Real e Inter"
- 15:28 Spalletti: "Le scelte per le prossime convocazioni rimarranno quelle già fatte". Poi loda due rivali dell'Inter
- 15:14 Ascolti 15esima giornata Serie A, Inter-Parma meglio di Atalanta-Milan su DAZN
- 14:59 L'analisi di Hodgson: "Inter ben organizzata ma il Bayer ha meritato. Frimpong a tratti immarcabile"
- 14:45 GdS - Tonali, nostalgia Italia: lui desidera il Milan, anche Inter e Juventus stuzzicate
- 14:30 Retroscena GdS - Nel 2021 il fondo PIF tentò l'acquisto dell'Inter: offerta bocciata da Steven Zhang
- 14:15 Angolo Tattico di Bayer- LeverkusenInter - Le linee troppo schiacciate dietro, l’iniziativa lasciata ai tedeschi, gli attaccanti isolati
- 14:05 Inchiesta Curve, il Riesame non transige: "Clima di terrore attorno al personale dell'Inter". Le ordinanze di Zaccagni e Nepi
- 13:52 Tigani: "Alte motivazioni anche a qualificazione ottenuta. Vogliamo sempre dare il massimo"
- 13:38 Centocinquanta volte idolo neroblu. Nella sua Leverkusen, Calhanoglu timbra la presenza numero 150
- 13:30 Inzaghi in mista: "A livello offensivo abbiamo fatto poco, ma anche il Bayer. Un punto sarebbe servito, ma..."
- 13:23 Condò non fa drammi: "Il punto perso col Bayer dall'Inter non è un problema"
- 13:12 Bologna-Milan rimandata per maltempo. I rossoneri fanno ricorso: "Decisione di Lepore iniqua e illegittima"
- 13:05 M. Zanchetta: "L'abbraccio con papà dopo il gol? Migliorato molto come giocatore, lo ringrazio tanto"
- 12:55 Inter batte Bayer in Youth League, Runge (all. Leverkusen): "Loro molto forti, sono orgoglioso dei miei ragazzi"
- 12:42 Lavelli: "La Youth League ci ha aiutati a crescere. L'obiettivo è arrivare in fondo in Europa e in campionato"
- 12:28 Problemi tecnici in aeroporto, notte tribolata per l'Inter: la squadra è rientrata solo oggi a Milano
- 12:14 Mukiele letale per l'Inter, la Uefa lo elegge MVP. Il difensore: "Abbiamo sempre creduto nel gol"
- 12:05 Serie A, arbitri 16esima giornata: Lazio-Inter affidata a Chiffi di Padova, al VAR ci sarà Mazzoleni
- 12:00 INTER RINUNCIATARIA a LEVERKUSEN ma nulla è COMPROMESSO. Quanti PUNTI per gli OTTAVI? Allarme ACERBI
- 11:53 Sommer recrimina: "Partita equilibrata, alla fine la fortuna ha sorriso al Leverkusen"
- 11:45 Cambiasso: "L'Inter è stata poco ambiziosa. Il ko col Bayer non complica nulla, ma è un passo indietro"
- 11:37 Lautaro fa 300 presenze con l'Inter, il club lo celebra sui social
- 11:30 Boban avvisa l'Inter: "Questa sconfitta non è un disastro, ma serva da insegnamento. Ecco perché"
- 11:20 Bisseck a DAZN Deutschland: "Siamo stati troppo passivi, il Bayer ci ha stressati. Nulla meglio della UCL"
- 11:16 Xhaka: "Vittoria meritata del Bayer, l'Inter non ha quasi mai tirato"
- 11:02 Moviola CdS - Disastro arbitrale: Vincic s'inventa due ammonizioni per gli interisti e il gol nasce da un fuorigioco non segnalato
- 10:48 Pagelle CdS - Troppi errori per Bastoni, Calhanoglu concede respiro
- 10:34 Trevisani: “Inzaghi via dall’Inter? Lo vedo solo in un altro club. Dimarco più forte di Theo, ma fino a tre anni fa…”
- 10:20 Bisseck il filosofo: "Questo finale amaro contro il Leverkusen bilancia le volte in cui abbiamo avuto fortuna"
- 10:06 TS - Arnautovic, c'è l'offerta dal Torino: ecco la cifra messa sul tavolo
- 09:52 Capello: "Dopo i cambi a centrocampo col Bayer, Inzaghi farà meno esperimenti in futuro"