Dieci campionati conquistati, record italiano. Tre negli ultimi sei anni, il che significa aver vinto la metà dei tornei nazionali disputati nel periodo citato, quattro dalla stagione 2011 in poi. Possiamo sindacare su tutto. Ogni opinione calcistica è bene accetta. Ma i numeri non mentono. Nessun club in Italia ha costruito squadre Primavera vincenti come l’Inter. Certo, trovare i nuovi Pandev, Martins, Santon e Balotelli (non formatosi in nerazzurro, ma che qualche partita in Under 19 l’aveva sì disputata) non succede ogni stagione. Anzi, dei tantissimi ragazzi usciti da Interello molti poi si sono persi.

Ma anche qui rientra una mera constatazione numerica: non tutti gli atleti delle giovanili possono imporsi tra i grandi. Nonostante le premesse. O la stampa amica che per vendere giornali e indurre clickbait pompa Hachim Mastour come il nuovo fenomeno del football globale. Quando si scrive un pezzo o si lancia una notizia si deve essere imparziali. Controllare le fonti, stare attenti a non commettere errori. Purtroppo qualche errore qui e lì può capitare, come il prendere talvolta una cantonata lavorativa.

In questi giorni sembra che senza Cesare Casadei non si possa giocare a calcio. Esagero ovviamente, ma voglio farvi capire il mio punto di vista. Se hai dei talenti in Primavera è giusto puntare su di loro, o almeno provarci. Ma se ti arriva un’offerta fuori mercato, soprattutto in una situazione complessa come quella nerazzurra, non puoi dire di no. Nel caso specifico auguro al romagnolo una brillante carriera. Per me ha le capacità per imporsi tra i grandi. Ma sono pure sicuro che il 50% (e sono buono) di quelli che criticano la sua cessione non ha visto più di cinque partite di Casadei (giornalisti compresi).

Negli ultimi sei anni l’Inter ha incassato circa 170 milioni di euro per tutti quei ragazzi transitati in Under 19 (cresciuti o acquistati da altre società, per poi essere inseriti nelle giovanili). Certo, alcuni di questi, vedi Dimarco o Zinho, sono stati riacquistati a prezzo maggiorato dopo essere stati ceduti. Altri invece rappresentano delle laute plusvalenze e degli affaroni per la società di Viale della Liberazione. Serve sincerità: l’errore di Zaniolo è enorme, evidente, indimenticabile. E rimarrà indelebile nel curriculum vitae di chi lo ha commesso.

Però va anche rimarcata la bravura del compianto Pierluigi Casiraghi. Quella di Samaden. E dei tanti tecnici che con passione e abnegazione hanno lavorato e lavorano abitualmente con quei ragazzi che sognano i grandi palcoscenici. Molti non sanno se sia meglio sfornare un vero talento ogni due/tre annate, lasciando però da parte la competitività dell’Under 19, o creare fin dalla Primavera una rosa con svariate promesse, pronte a lottare per il proprio posto anche in tenera età (e pazienza poi se alcuni si perdono).

Io so solo che per ambire a grandi obiettivi non puoi disputare la Serie B della Primavera. Perché non sarebbe un torneo allenante qualora fossi un potenziale top. E perché se la tua squadra è retrocessa significa che con i tuoi giovani alla fine non hai lavorato benissimo . Tutti vorrebbero dei fenomeni in casa. Non è però reato guadagnare dalla vendita di chi ha meno di 21 anni.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 19 agosto 2022 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
vedi letture
Print