"Inter, sbrana il Chievo" aveva detto Mazzarri, ma il problema fondamentale in questo inizio di 2014 sembra essere proprio quello: "gli occhi della tigre" sono un po' spariti dalla scena e ora è l'Inter che sta venendo sbranata dalla classifica. Una sola vittoria nelle ultime sette partite di campionato è più che un campanello di allarme, anche perché il ritardo dal Napoli è già diventato di 10 punti, con una Champions che pian piano diventa utopia, senza dimenticare l'eliminazione per mano di una più che modesta Udinese in Coppa Italia, sacrificata per dimostrare l'esigenza di rinforzi subito.

Sette errori arbitrali, tutti in senso contrario, nelle ultime sei partite non possono essere l'unica spiegazione dell'involuzione che ha subito l'Inter negli ultimi 40 giorni. Gioco lento, difficoltà ad arrivare in porta ma soprattutto sembra che la squadra abbia perso il suo Killer Instinct, con Mazzarri costretto a fare di necessità virtù in panchina.

In un mercato che per il momento non esiste WM vuole dimostrare di essere lui il migliore acquisto della nuova Inter all'indonesiana. Contro il Chievo ha provato la carta Milito, per un'Inter tutta all'attacco, come per rispondere a chi lo critica di schierare sempre una formazione troppo difensiva, ma quegli ultimi 25 minuti hanno dimostrato che il lavoro da fare è ancora tanto. La squadra sembra aver perso l'identità di inizio stagione e i 4 giocatori offensivi impiegati alla fine hanno dimostrato che non ci sono geometri, che manca l'organizzazione e un giocatore in grado di accendere la lampadina come facevano Thiago Motta o Sneijder, solo per fare due nomi del recente passato interista. Non è un caso che Mazzarri abbia messo in cima alla lista dei suoi desideri proprio un centrocampista, per aiutare a crescere la manovra nerazzurra, ultimamente troppo spesso incagliata. Si parla di Hernanes come possibile rinforzo (anche se convincere Lotito mi sembra molto difficile) ma penso che l'Inter abbia bisogno principalmente di un costruttore-organizzatore, di piedi buoni per costruire invece che di un altro giocatore offensivo, anche se il Profeta sarebbe in ogni caso un grande acquisto.

A dare una mano a Mazzarri potrebbe essere proprio quel Guarin che sembrava un sicuro partente solo pochi giorni fa. Le parole di Thohir sul colombiano non sono state tenere, averlo visto rimanere sul campo più di tutti, a fine allenamento, a provare calci di punizione e tiri in porta la dice lunga sulla sua voglia di riprendersi l'Inter, di fare il definitivo salto di qualità per dimostrare di essere finalmente un giocatore decisivo. Basta parlare di Top Player, svp.

Mazzarri stesso ha ammesso che con il rientro di Guarin, la squadra potrà utilizzare moduli diversi. Il bicchiere, dunque, è sempre mezzo pieno. Il girone d'andata è finito con un quinto posto dolce-amaro, lecito aspettarsi di più nelle prossime 19 partite, con il famoso progetto di crescita che dovrà portare (o riportare) l'Inter ad avere l'identità mostrata nella prima parte di stagione, con un Milito in più.

La speranza è proprio quella che sia il Principe il nuovo acquisto di gennaio. I suoi detrattori sparano sulla sua carta d'identità, su una condizione ancora lontana dal 100%, dopo un anno intero a lottare con l'infortunio più grave della sua carriera. Milito però è sempre Milito e ha dentro una voglia di rivincita che potrebbe essere l'asso nella manica di Mazzarri.

Dopo quasi quattro anni dall'indimenticabile finale di Madrid, l'Inter si aggrappa ancora a lui, aspetto tanto romantico quanto, forse, contraddittorio per una squadra rivolta ai giovani e in fase di crescita. Questo Mazzarri lo sa, ma l'intelligenza di un allenatore sta anche nel fare di necessità virtù. In un momento così delicato, meglio affidarsi a Diego Milito, che solo con il suo nome può fare paura agli avversari. L'Inter prova a calare la doppia M: Milito-Mazzarri, tocca a voi. Ora servono i punti, tornare a sbranare gli avversari, i processi possono aspettare.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 17 gennaio 2014 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
vedi letture
Print