Domanda: ma ad Appiano Gentile i giocatori sono costretti ad allenarsi con la pancia scoperta? Con le temperature autunno-invernali, sarebbe doppiamente controproducente per la loro salute, quindi personalmente credo che ciò non accada. Allora, perché da qualche mese a questa parte i mal di pancia sono così frequenti? Era successo a Ibrahimovic, si è ripetuto con Balotelli (entrambi ‘fuggiti’ da Milano), ora il discorso torna in voga se si discute di Maicon. È vero, in estate si è parlato a lungo di una sua cessione, ma il brasiliano si è sempre detto disponibile ad accettare le decisioni del club nerazzurro. Un atteggiamento gradito anche dalla tifoseria, che ha apprezzato soprattutto il fatto che alla fine sia rimasto all’Inter e gliel’ha comunicato anche con uno striscione esposto a San Siro.

Tutto a posto, dunque. Neanche per sogno. Perché oggi che la squadra non entusiasma, tra i principali indiziati di colpevolezza, oltre al povero e maltrattato Benitez, ci sono Milito e proprio Maicon, due dei leader del gruppo nerazzurro che ha conquistato la Tripletta. Fornendo, in coppia, 37 gol e 17 assist alla squadra leggendaria allenata da Mourinho. Lasciando in pace (finalmente) il Principe, sposto la mia attenzione sull’esterno destro più forte al mondo. Le sue prestazioni finora non sono state ai suoi livelli, spesso in campo è apparso svogliato, nervoso, anche stanco. Scontato, dunque, che gli organi di informazione abbiano cavalcato alla grande questa sua condizione additandola come conseguenza del suo malumore.

La voce fin troppo diffusa è che Maicon abbia ormai le tasche piene (per non usare un’altra espressione simile) dell’esperienza in nerazzurro e che avrebbe gradito giocare altrove (Madrid). Per questa ragione psicologica, il suo rendimento sarebbe evidentemente calato, a discapito del gioco nerazzurro e dei risultati ottenuti... In tutta franchezza, mi viene da ridere all’idea che questa ipotesi possa essere credibile. Maicon è semplicemente il frutto (spremuto) di un Mondiale giocato a 100 km all’ora, in pratica il brasiliano, dopo lo straordinario finale di stagione con l’Inter, si è dovuto lanciare alla caccia del Mondiale sudafricano senza mai staccare la spina. Inevitabile che alla lunga certi sforzi si avvertano sul suo fisico, per quanto massiccio sia. È un limite di molti campioni, la lista dei big sotto tono è lunga in tutta Europa, solo alcuni hanno continuato a fare bene (Eto’o su tutti) senza risentire del lavoro estivo.

Maicon, dunque, non soffre del famoso mal di pancia di cui si parla fin troppo spesso, e neanche le accuse dell’agente Caliendo alla dirigenza nerazzurra possono supportare tale ipotesi. È solo un giocatore stanco, vittima di mesi ad altissimo livello e particolarmente impegnativi. Bisogna solo aspettare che il motore recuperi i suoi giri abituali e sul campo si rivedrà l’esterno destro migliore del pianeta calcio, sempre con la maglia nerazzurra. Quindi, se i media ‘spingono’ per un malessere indefinito del giocatore ex Monaco, lo fanno solo per creare dissapori e squilibri all’interno di uno spogliatoio che finora ha dimostrato comunque di essere solido. Atteggiamento prevedibile contro chi vince da troppo e dà fastidio.

Ma ben vengano queste insinuazioni: la scorsa stagione Mourinho le capitalizzo trasformandole in energia positiva per l’Inter, e sappiamo tutti quanto questa strategia ha fatto bene ai giocatori. Non è detto che Benitez riesca a fare altrettanto, ma lo spagnolo (che ha chiesto a Moratti di non cedere Maicon) deve limitarsi ad avere pazienza. Non esiste mal di pancia che possa frenare il treno proveniente dalla fascia destra nerazzurra.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 07 ottobre 2010 alle 00:01
Autore: Fabio Costantino
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