Il bel 3 a 0 tondo tondo di Udine è ancora negli occhi, forse la migliore prestazione esterna della stagione, soprattutto in relazione all'avversario, un'Udinese un po' in tono minore ma sempre temibile, soprattutto al Friuli, un campo da sempre ostico, dove anche Walter Mazzarri non era mai riuscito a vincere in tutta la sua carriera. Una vittoria per scacciare via i brutti pensieri che iniziavano ad addensarsi dopo i pareggi in rimonta subiti da Cagliari, Torino e Atalanta. Come dice Mazzarri diversi punti sono stati lasciati per strada, ma anche senza Milito, con un po' di attenzione in più la classifica nerazzurra avrebbe potuto essere migliore. Roma, Juve e Napoli corrono veloci, sembrano inavvicinabili ma il campionato è lungo e pieno di insidie dietro a ogni angolo.

In attesa dell'arrivo di Thohir comunque i numeri sono di nuovo confortanti, con il miglior attacco del campionato, 11 giocatori diversi a segno, a dimostrazione che il lavoro di Mazzarri procede e migliora, di partita in partita. Il gioco tanto inseguito nel difficile post-triplete non è più così una chimera, ma l'Inter sembra tornata squadra, compatta, coesa, tanto da meritarsi i complimenti anche dall'Indonesia del nuovo azionista di maggioranza. Adesso bisogna continuare su questa strada e soprattutto non sbagliare il mercato di riparazione di gennaio. Thohir parla della necessità di esterni, un problema quasi endemico, io aggiungerei anche una punta di un certo peso, per non rischiare di fare la fine dell'anno scorso. Non il pacco-regalo Rocchi per intenderci, ma un attaccante che possa dire la sua e aiutare il migliore attacco del campionato, che è però in grave riserva di bomber.

A parte il Top Player con la treccina, 7 gol in 11 partite per un immenso Rodrigo Palacio, infatti l'apporto degli attaccanti è abbastanza modesto. L'esplosione di Alvarez, già 4 reti, è un segnale importante, ma i problemi fisici di Milito e soprattutto l'operazione di Icardi pongono senza dubbio dei punti di domanda che non possono rimanere irrisolti. Esaurita la squalifica tornerà a disposizione Belfodil, che però viaggia a corrente alternata e non è detto che a gennaio non possa andare a giocare con continuità da qualche altra parte. Un'ultima osservazione la merita invece la rivincita di quelli che sembravano dei peones solo qualche mese fa. I tanto criticati Alvarez e Jonathan si stanno dimostrando, di partita in partita, sempre più da Inter. Il tanto criticato BrancAusilio merita quindi delle scuse perché non ci avevano visto così male quando hanno deciso di portarli in nerazzurro.

Guarin invece merita un capitolo a parte. Fredy ha già dimostrato la sua forza, quanto può essere decisivo, deve però trovare quella continuità che lo renderebbe devastante. Forse è meglio farlo giocare più avanzato, come a Udine, lasciarlo libero di attaccare gli spazi e di sprigionare tutta la sua potenza per meritarsi anche lui i gradi del Top Player. Non dimentichiamo però Mateo Kovacic, serve trovargli la collocazione migliore al più presto per aiutarlo a non perdersi per strada e non perderlo soprattutto tra i meandri della panchina.

La speranza è invece quella che arriva dalle parole di Roeslani, che in pompa magna, a differenza di Thohir, ha iniziato a promettere 2-3 star player per rinforzare l'Inter e aiutarla a tornare in Champions. Bisogna vedere se la definizione di star player è la stessa anche in Indonesia e se veramente i nuovi azionisti di maggioranza sono pronti a mettere mano al portafoglio per degli acquisti così importanti.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 08 novembre 2013 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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