Dopo infiniti tira e molla, continui colpi di scena ed evitabili uscite pubbliche, l’Epic Circus ha finalmente smontato i tendoni. Il riferimento è ovviamente ad una delle ultime discusse storie pubblicate su Instagram dal protagonista principale della telenovela di mercato, Marcelo Brozovic, che nell’ultimo step della trattativa tra Inter e Al Nassr - tra l’altro nelle ore in cui veniva pizzicato in un lussuoso hotel di Parigi pronto a sostenere le visite mediche prima della firma sul faraonico contratto con gli arabi - lasciava ancora aperte più strade lanciando l’emoji di un circo su sfondo arancione.

Una storia che dava la sensazione di chiudersi male e che, dopo “un'avventura lunga 8 stagioni” (così recitava il post di addio dell’Inter) condita da 330 presenze, 31 gol e 5 trofei, pareva concludersi ancora peggio nella giornata di ieri, quando allo scarno messaggio di congedo del Biscione ha replicato di petto il diretto interessato. “Grande saluto, bellissima foto” il pungente commento di Brozo, la cui ironia polemica veniva confermata dalla chiara emoji di accompagnamento che richiamava ad una risata. Caduta di stile del club, che poteva tranquillamente dedicare un comunicato più corposo ad una delle colonne degli ultimi anni, ed ennesima frecciata del nativo di Zagabria che, tolti gli alti e bassi della sua avventura a Milano, poteva invece risparmiarsi di gettare benzina sul fuoco come successo nelle ultime puntate della telenovela.

Perché certe uscite social? Perché la provocatoria richiesta di una buonuscita quando si sta per mettere il nero su bianco su un triennale da quasi 100 milioni di euro? E perché, sponda Inter, mettere alla porta in maniera discutibile, quasi senza sentimenti e rimorsi, un giocatore come Brozovic? Perché cedere - anzi, regalare - un professore del ruolo a soli 18 milioni di euro a chi, negli ultimi anni, sperpera soldi come se non ci fosse un domani? I retroscena di questa storia non si conoscono a fondo e probabilmente un giorno verranno a galla. Finché quel giorno non arriverà, però, la verità sta nel mezzo e gli errori da una parte e dall’altra. È comunque da sottolineare che alla fine Brozovic ha voluto mettere fine all'Epic Circus con parole al miele: Grazie Milano per aver fatto parte della vita della mia famiglia e grazie all'Inter e ai suoi tifosi! Siete unici, speciali, vi porterò nel cuore - recita l'ultimo post del croato -. Nessuno più di voi, merita di vincere sempre. Grazie per tutte le emozioni di questi indimenticabili 8 anni!.

Archiviati i saluti è giusto guardare avanti, senza però focalizzarsi solo sulla cifra incassata per la cessione del cartellino. Con l’addio dell’ex 77, infatti, nei corridoi di Viale della Liberazione sanno bene di poter risparmiare circa 174mila euro di quota ammortamento e soprattutto oltre 12 milioni di euro di stipendio lordo, “per un impatto complessivo a bilancio che sarà così di poco inferiore ai 30 milioni considerando anche la plusvalenza”, stando ai dati scorporati dai colleghi di Calcio e Finanza. Al posto di Brozovic - come slot occupato a centrocampo e non come caratteristiche tecniche, s’intende - arriverà Davide Frattesi. Nelle prossime ore ci sarà la tanto attesa fumata bianca, con l’Inter già forte da mesi del gradimento del giocatore e di un accordo verbale raggiunto con il Sassuolo sulla base di un prestito con obbligo di riscatto a 26/27 milioni di euro più il cartellino di Samuele Mulattieri, valutato circa 6 milioni di euro che vanno ad impattare anche alla voce ‘plusvalenza’.

C’è chi sostiene che il prezzo per il classe ’99 sia troppo alto (e magari anni fa appoggiava la stessa tesi per i 50 milioni investiti su Nicolò Barella) e chi lo reputa invece giusto. A parlare sarà il campo. Ciò che è certo è che con l’innesto dell’incursore romano - vero e proprio alter ego di Bare - cambierà la fisionomia del centrocampo di Inzaghi, tecnico particolarmente affezionato alle mezzali dall’inserimento facile come il (quasi ex) numero 16 neroverde. Complice il rumoroso addio di Brozo, i due registi della nuova Inter saranno Calhanoglu e Asllani, con Barella, Mhitaryan e appunto Frattesi a formare la batteria di mezzali, dove è ancora necessario tappare il posto lasciato vacante da Gagliardini: si è parlato del gioiellino Samardzic, delle possibili occasioni a zero come Kamada e Pereyra o delle (difficili) permanenze di chi si rivede dopo l'annata in prestito, come Sensi, Fabbian o Agoumé. Per capire quali saranno le prossime mosse bisognerà attendere, poi ci sarà spazio per i giudizi. Nella speranza che questo mercato non si trasformi di continuo in un Circo Epico.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 05 luglio 2023 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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