Due settimane. Due precise settimane e la sessione estiva del calciomercato, con tutte le sue voci e gli innumerevoli via-vai di giocatori che un giorno sembrano vicini un altro finiscono chissà dove,  terminerà. Un mercato che quest’anno come non mai sembra essere più lungo del solito, soprattutto in casa Inter, anche perché quel continuo circolare di nomi che coinvolge più o meno tutte le squadre in orbita nerazzurra è diventato una vera e propria burrasca, perché a tanti giocatori più o meno accostati è corrisposta una quantità, purtroppo, inversamente proporzionale a quelli effettivamente arrivati. L’Inter è passata da un inizio promettente con gli arrivi di Palacio, Handanovic e Silvestre, ma anche e soprattutto dalla cocente delusione di Lucas, uno sforzo reso vano dall’intervento economicamente pesante del Paris Saint Germain.

Oggi mancano due settimane, due settimane nelle quali l’Inter sarà necessariamente chiamata a muoversi per trovare in fretta e furia quegli innesti che mancano, quelli reclamati anche dal tecnico Andrea Stramaccioni specie dopo la sconfitta inusitata dei preliminari di Europa League contro l’Hajduk Spalato. Dovendo fare i conti anche coi giocatori in esubero, e con le difficoltà legate al fatto di trovare in un tempo relativamente breve gli uomini che, come ha detto lo stesso allenatore nerazzurro, possono essere più ‘funzionali’ al suo gioco. Tempo tiranno, ma occorrerà fare di necessità virtù, senza pensare al fatto che altri club sono nelle nostre stesse condizioni.

Certo, in queste ultime ore qualcosa si è mossa, specie dal fronte portoghese, dove l’Inter pare aver sfoderato le proprie armi migliori riuscendo a portarsi avanti nella corsa ad Alvaro Pereira: le ultime voci danno per vicino l’accordo con il giocatore, mentre il Porto, club di proprietà dell’uruguayano col quale la società di Corso Vittorio Emanuele ha chiuso brillantemente l’affare Guarin, deciderà nella notte il da farsi. Buon elemento, Pereira, detto il Palito: faticatore e lottatore, ma anche piedi abbastanza educati, abile a coprire più posizioni sulla corsia di sinistra. E sempre dal Portogallo arrivano segnali anche per quel che concerne Fernando, il mediano sempre del Porto che potrebbe rientrare in questo giro (anche se qui siamo ancora a livello di voci).

Insomma, una mossa importante, anche voluta dallo stesso Strama (il che ribadisce ancora una volta il suo ruolo di pivot nelle scelte di mercato e di conseguenza la fiducia riposta da Moratti nei suoi confronti). Ma è evidente che il solo Pereira non basta, che ci vuole ancora qualcosa. Due settimane non sono tante ma nemmeno poche, ma in questo lasso tempo occorrerà chiudere diverse operazioni, dalle uscite di Julio Cesar e Pazzini fino agli arrivi del centrocampista, vero e proprio punto focale del mercato, e dell’attaccante di scorta per spalleggiare Milito.

Il rischio è che alla fine ci possa essere una sorta di “ansia di prestazione”, una voglia di fare le cose in fretta magari correndo anche il rischio del mancato calcolo. Ma Stramaccioni ci crede, confida su una grande Inter già al 26 agosto quando prenderà il via il campionato, e chissà che sottotraccia non sia già stato intavolato qualche colpo importante. Il tic tac, comunque, scorre inesorabilmente verso le 19 del 31 agosto: la speranza è che il passaggio dal surplace delle ultime settimane all’attività probabilmente frenetica di questi ultimi giorni possa generare più risultati importanti che ‘crisi di rigetto’…
 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 17 agosto 2012 alle 00:01
Autore: Christian Liotta
vedi letture
Print