Dodici anni fa, il "miracolo" sportivo dell'eliminazione del Barcellona in semifinale Champions per mano dell'Inter. Era l'anno del Triplete. Uno dei protagonisti, Lucio, parla anche di questi ricordi alla Gazzetta dello Sport.

Ai tempi fermaste Messi, ma riuscirà la difesa disastrata di questa Inter a fermare quell’ira di Dio di Lewandowski?
"All’epoca Messi volava, era nel suo momento migliore. È chiaro che Lewa abbia caratteristiche tecniche e fisiche diverse, ma è altrettanto difficile da marcare: in questi casi si lavora di reparto, non c’è un solo giocatore che salva, ma è l’attenzione collettiva che fa la differenza. Per come l’ho visto io, il trio dietro dell’Inter può fermare anche i rivali più difficili".

Ma Skriniar per lei ha la testa ancora a Parigi ancora?
"L’averlo messo in vendita non lo ha reso tranquillo, ma i giocatori di grandi club devono avere la capacità di gestire anche momenti così. La maglia dell’Inter vale quella delle grandi squadre d’Europa, compreso il Psg".

Ma si è spiegato cosa sia successo ai nerazzurri in questo inizio a singhiozzo?
"Le partenze sono i momenti più difficili e le aspettative sull’Inter sono sempre alte. Forse la delusione della mancata vittoria dello scudetto si è sentita nella testa di tutti. Io in questo momento starei ancora più vicino a Inzaghi perché è davvero un ottimo allenatore e ha costruito un gruppo vero attorno a lui".

Basta come scusante un mese di assenza di Lukaku?
"Intanto, non mi ha sorpreso il ritorno per il sentimento che lo legava all’Inter. È stato determinante nel passato, ma ogni stagione è differente dall’altra e si possono trovare sempre nuove difficoltà".

Sezione: Copertina / Data: Mar 04 ottobre 2022 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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