Il Cda dell’Inter, riunitosi ieri mattina, ha approvato la trimestrale al 31 marzo: i ricavi consolidati sono aumentati del 20%, frutto delle cessioni di Lukaku e Hakimi della scorsa estate e della riapertura degli stadi, che ha portato nelle casse nerazzurre introiti per circa 40 milioni di euro. Dall'altra parte bisogna però registrare uno stop per quanto riguarda alcuni crediti diventati inesigibili dalla Cina: "Si tratta di aziende inadempienti, una operante nel settore del turismo, un’altra negli eventi. Per l’Inter si tratta di 23 milioni di euro in meno da riscuotere - scrive la Gazzetta dello Sport -. Ecco spiegato il motivo per cui il prossimo bilancio al 30 giugno sarà chiuso sì in miglioramento rispetto al -246 milioni dello scorso anno, ma intorno al -120, una perdita comunque superiore rispetto al -100 che il club si era prefissato".

Com'è noto, entro il 30 giugno si chiuderà con la UEFA un nuovo settlement agreement in ottica Fair Play Finanziario. Un destino che non riguarda solo l'Inter: stessa sorte toccherà ad altri club italiani. Possibili restrizioni finanziarie e sportive? Ci sarà un vertice con Nyon per chiarire lo scenario.

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Sezione: Copertina / Data: Mar 31 maggio 2022 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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