L’Inter spreca il match point scudetto in una partita di nervi tesi dalle mille emozioni, dai grandi colpi di scena e dalle polemiche accese sul finale per un rigore concesso a favore della Lazio. Nell’ultima giornata sarà molto difficile sorpassare il Napoli capolista. Ma non impossibile.

Nel primo tempo i nerazzurri giocano ad un buon ritmo. Soprattutto trovando sfogo sugli esterni Dimarco e Dumfries che stanno sempre molto larghi e tengono Tavares e Marusic bassi e indaffarati a coprire gli spazi che si possono creare anche per gli inserimenti dei braccetti Bisseck e Bastoni. I due difensori dell’Inter nel primo tempo sono i migliori. Difendono con ordine senza soffrire mai Isaksen e Dia, anticipandoli con tempismo perfetto e facendo ripartire l’azione con velocità, cercando subito le mezze ali che si fanno dare palla. Barella e Mkhitaryan sono più macchinosi del solito, giocano a un tocco in più e spesso si fanno rimontare da Rovella e Guendouzi che in fase di non possesso accorciano alti. Mentre in fase di possesso i due titolarissimi della Lazio stanno bassi a costruire. Rovella si posiziona tra Romagnoli e Gila. I due si allargano e fanno salire i terzini. Per cui la Lazio parte con una costruzione a 3 dal basso. 

Guendouzi si posiziona sulla verticale di Rovella per offrire il filtrante. Vecino è l’uomo che con la sua posizione spariglia le carte e mette in difficoltà la banda di Inzaghi. Il numero 8 agisce da trequartista con licenza di inserimento, a volte si posiziona da seconda punta vicino a Castellanos per dargli manforte. Svaria su tutto il fronte offensivo ma è anche il primo a ripiegare sulla linea dei centrocampisti una volta persa palla.
Nel secondo tempo l’Inter è sulle gambe. Il possesso ordinato del primo tempo grazie ad un Calhanoglu ispirato si sgretola e la Lazio prende campo. Anche il peso offensivo di Thuram e Taremi è pressoché nullo. I biancocelesti cominciano ad attuare manovre avvolgenti da una fascia all’altra e con l’entrata di Pedro la pericolosità in area di rigore avversaria aumenta a vista d’occhio. L’Inter con la forza dei nervi riesce comunque a dominare il risultato e andare in vantaggio ma non ha la forza per addormentare la partita e chiudere tutti gli spazi. Il finale recita 2-2. Occasione scudetto sprecata. Ma ancora non è finita.

Sezione: Copertina / Data: Lun 19 maggio 2025 alle 14:35
Autore: Riccardo Despali
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