In collegamento con Sky Sport dal suo 'Mitú Restaurant', Ivan Cordoba comincia la chiacchierata con i colleghi parlando della decisione del Venezia, del quale è consigliere delegato all’area Sportiva, di esonerare Paolo Zanetti a quattro giornate dalla fine del campionato: "Questa scelte sono traumatiche perché uno non vuole mai arrivare a queste situazioni - ammette -. A volte si fanno per dare una scossa alla squadra. La responsabiltà è di tutti, me compreso, non abbiamo dato l'opportunità al mister di esprimere il suo calcio. Da adesso in poi ci aspettiamo una risposta da parte dei giocatori, la responsabilità non può essere solo dell'allenatore". 

Si passa, poi, a parlare della lotta scudetto, tema su cui il colombiano si esprime così dopo il suicidio sportivo dell'Inter a Bologna: "Io penso che in questa situazione c'è un enorme rammarico per il risultato, ma il giorno dopo bisogna ricompattare il gruppo. Da fuori, dirigenti e allenatore possono fare tante cose, ma gli unici che possono fare la differenza sono i giocatori, dandosi forza e stando vicino a Radu perché sono cose che capitano. Mancano 4 giornate, 4 finali da vincere e dopo bisogna aspettare. Succedette anche a noi nell'anno del Triplete, eravamo dietro la Roma e aspettavamo un passo falso. Noi dovevamo vincerle tutte ed essere consapevoli di questo, così deve succedere allo spogliatoio attuale". 

Tanti interisti ieri hanno rivisto i fantasmi del 5 maggio, ci vedi delle analogie?
"No, anche perché io ho dimenticato quel giorno, oo abbiamo cancellato con il 5 maggio del Triplete. Quello fa parte di un passato che non va dimenticato perché solo attraverso le sconfitte accresci la voglia di vincere: a noi successe così, e fu ancora più bello. Però le due situazioni non sono paragonabili". 

Ci si può attendere ancora qualche colpo di scena?
"Sì, è molto probabile che ce ne siano ancora. Ovvio che poi le squadre cerchino di rimanere concentrate e a volte queste sorprese non ci sono; però questo è un torneo atipico, dobbiamo vivere giornata per giornata". 

Quanto c'è di Mourinho in questa Roma?
"Tutto, lui riesce sempre a creare un gruppo convinto di raggiungere i suoi obiettivi. Serve una squadra predisposta al percorso che lui segnala, d'altronde è stato chiaro dall'inizio quando disse che sarebbe servito tanto lavoro. Piano piano, riuscirà a a costruire una squadra che lo porterà a vincere". 

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Sezione: Copertina / Data: Gio 28 aprile 2022 alle 16:02
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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