Ha da venì il 26 novembre, giorno di Juve-Inter, gara deputata per coltivare la speranza di "ammazzarvi il campionato" (cit.). Volendo, però, accreditarsi subito come sicari certi almeno del lungo tempo di vigilia, quale migliore strumento potrebbe dunque rivelarsi la condivisione di una carrellata di stigmatizzazioni? Anche perché la metafora automobilistica della Ferrari e della Fiat 500 ed altre corbellerie affini, addossate alle 2 rivali nel derby d’Italia, avrebbero reso l'aria oltre modo pesante. Ecco allora che - guardando anche in casa d'altri - ci si potrebbe giusto abbandonare a quelle "note di biasimo" che sorgono spontanee leggendo certe previsioni stralunate ed altre ardite argomentazioni formulate dai mejo tastieristi ed amanuensi rossoneri dell'orbe terracqueo. Per ovvie ragioni di spazio - ma non ultime di decenza - ci si limita qui ad una retrospettiva decorrente "solo" dai primi giorni di questo mese, ricalcando fedelmente lo schema espositivo delle perle della settimana che Marco Travaglio raccoglie nella sua rubrica "Ma mi faccia il piacere" su "il Fatto Quotidiano" del lunedì. L'inizio non poteva che essere col botto:

NEOLOGISMO? "Giroud MerVoso" (Luca Serafini, Milan news, 3.11). Premio Nostradamus 2023 per i successivi fatti di Lecce, ma riconoscimento ancora sub judice: anche perché non si capisce se il lapsus freudiano sull'aggettivo accostato al giocatore francese (nervoso o ***doso?) riguardi la prima consonante (la "m" anziché la "n") oppure la terza (la "v" al posto della "d").

CLASSIFICA DA RISCRIVERE. "Sembra il dolce finale per lui e per l’Inter, ma proprio nel momento più difficile l’Atalanta PAREGGIA (eh, nda) con un altro pasticcino del suo attaccante migliore" (Alberto Cerruti sul gol bergamasco, Calciomercato.com, 4.11). E poi dicevano che Scamacca fosse una patacca quando, invece, ogni suo gol varrebbe doppio: almeno secondo la prosa di Alberto Giuseppe Cerruti.

PREMIO REVOCATO/1. "Il calendario diventa più abbordabile mentre per gli altri sarà più duro nelle prossime settimane: sfruttare la situazione per uscire da questo vicolo cieco (...)" (Luca Serafini, Milan news, 3.11). Le (pen)ultime parole famose.

PREMIO REVOCATO/2. "A marzo Simone Inzaghi era legato sul trampolino del vascello, pronto a diventare cibo per coccodrilli e alle prime difficoltà nerazzurre tornerà al centro del mirino" (Luca Serafini, Milan news, 10.11). Sbagliare è umano, perseverare è diabolico come si suol dire. Ma ignorare financo che Simone Inzaghi sia riuscito a farla franca - come Clint Eastwood nel film involontariamente citato ("Nel centro del mirino"...) - è davvero "serafinico".

PREMIO REVOCATO/3. "I pistolotti da bar (...), secondo cui lo scudetto 2022 lo avrebbe regalato l'Inter e la qualificazione Champions 2023 la Juve, non mi appartengono: quando uno vince, c'è sempre un altro che perde. Che regala. Ma il primo uno ne approfitta e appunto, vince... E l'altro perde, specie se vien scoperto a truccare le carte" (Luca Serafini, ibidem). D'accordo sulle sordide trame bianconere, ma "l'unico" motivo per cui i nerazzurri non hanno vinto il tricolore nel 2022 è da ricondursi al fato avverso o, meglio, ad un destino cinico e baro: tipo quello del 5 maggio 2002... Allo scrivente, a differenza di Serafini, non è infatti sfuggito il rilievo che la cifra finale "2" (tipo 2002 o 2022) è l'unica - nella scala numerica da 0 a 9 degli anni scudettati nerazzurri - in cui l'Inter non è ancora riuscita a vincere il tricolore.

SPRECO DI PAROLE. "Il Milan si fa raggiungere in rimonta, 2 punti buttati via" (Gianluigi Torre su Lecce-Milan, Milan news, 11.11). Quando una squadra viene raggiunta dall'iniziale vantaggio, subisce sempre una rimonta: poco importa se di 1 o 2 gol. Dunque, meglio: "Milan rimontato" e "bonanotte ar secchio".

GIARDINO APPASSITO. "Adesso, guai a noi, a disperdere a Lecce il clima di serenità ritrovata grazie alla notte di San Siro (...). A Lecce, con lo spirito di martedì (Milan-PSG, nda), i meccanismi tattici e la loro interpretazione, bisogna innaffiare il bellissimo germoglio" (Mauro Suma, Milan news, 11.11). Non tutti a Milanello - forse manco Ibra - potranno avere il pollice verde: al massimo, incerottato e mica solo quello!

ELEMENTARE, WATSON! "Per quello che sta nascendo e il cui annuncio non è imminente, non c'è la minima possibilità che Ibra tolga deleghe e/o poteri a chicchessia nel Milan (...). Una aggiunta, una addizione, in questo caso tutto il contrario di una sottrazione" (Mauro Suma, ibidem). Pare comunque che lo svedese, alla bisogna, sia abilitato anche sulle "per" e sulle "diviso".

ROBERTO SCARPINI A "CHI L'HA VISTO?" "(...) Sono lezioni, ragazzi, da imparare e da incartare. La propaganda dall'alto, con il solito politico e con il solito showman tv, che alimentano titoli su titoli, alla quale si aggiunge in seconda e terza battuta la propaganda trasversale. Quella della manovalanza social, delle PRESENZE MIRATE IN TV e delle sottolineature sul web d'alto bordo. E' lì che si fa tendenza" (Mauro Suma, ibidem). Sì, ma adesso chètati, Mauro, per favore! A parte tutto il resto, rimarrebbe sempre da chiedersi con quale faccia e da quale pulpito il direttore di Milan TV si permetta di fare la morale agli altri proprio alla luce del SUO ASSIDUO PRESENZIALISMO in certi studi televisivi. Ove l'omologo nerazzurro citato nel titolo recita sempre la parte dell'uccel di bosco o, in subordine, del mancato invitato...

IL TEMPO DELLE MELE ("MARCE"). "Il tempo delle RIFLESSIONI profonde è quasi finito. (...) L’ultima sosta per le nazionali sarà l’arco temporale nel quale la dirigenza rossonera dovrà (...) accelerare quel PROCESSO D'ANALISI dei problemi fisici che stanno affliggendo la squadra in maniera sistematica da quattro anni" (Pietro Mazzara, Milan news, 13.11). Delle due l'una: o "riflessioni" e "processo d'analisi" non sono sinonimi oppure l'editorialista non sa di cosa scrive, rettificandosi da solo.

MISTER WOLF CERCASI. "Perché il problema degli infortuni non è più rimandabile (...)" (Pietro Mazzara, ibidem). Giusto! Meglio accumularne degli altri prima di intervenire. Ché, niente niente, si voleva alludere all'indifferibilità della SOLUZIONE del problema?

IBRA, DOVE LO METTI STA. "Ibra con Gerry, ma NON A MILANELLO" (Franco Ordine, Milan news, 9.11). "Ibrahimovic ama profondamente il Milan. (...) La proprietà (...) aveva proposto un assetto societario, senza una SPECIFICA FIGURA DI CAMPO. E’ stata una sottovalutazione, ben presto intelligentemente (slurp, nda) compresa proprio dal massimo dirigente, Gerry Cardinale" (Carlo Pellegatti, Milan news, 15.11). Trovate le differenze sulla collocazione dell'"ingombro" svedese?

UN UOMO CHIAMATO CAVALLO. "Ieri il mio allenatore Alessandro Botti, perché ho anch’io un allenatore, mi ha telefonato. “Carlo, bisogna dare il nome al puledro!" Gli ho risposto: “Te lo avevo già detto e te lo ribadisco, senza esitazioni. Il nome del puledro è: ”Pioli is on fire". Chiaro?" (Carlo Pellegatti, Milan news, 15.11). Ad un cinefilo navigato come Pellegatti - anche se qui è forse meglio definirlo navigato cinefilo - si può perdonare che una passionaccia, quella per i cavalli da corsa (seconda solo a quella per i rossoneri?), gli abbia fatto confondere il titolo della pellicola visionata al cinema nello "spettacolo di mezzanotte" citato all'inizio del suo editoriale: "Un uomo chiamato Cavallo", altro che "Dunkirk"!

ARIDATECE INNOCENZO MAZZINI! "(...) Serve fare una riflessione per la proprietà americana che è - come quella della Roma - allergica a coltivare rapporti diplomatici con le diverse anime della federcalcio. BISOGNA SPORCARSI LE MANI, cari amici di casa Milan. Come fanno gli altri dirigenti più influenti" (Franco Ordine, Milan news, 16.11). Codesti inviti spassionati ad insozzarsi le mani stridono fortemente se invocati per gli attuali dirigenti rossoneri, proprio perché eredi in discontinuità di coloro che nei lunghi anni di Calciopoli non si sono invece mai preoccupati - in quota parte - di non sporcarsele.

KRUNIC COME GAGLIARDINI. "Krunic è un giocatore che nel Milan ci può stare, ma non bisogna chiedergli di essere il faro: questo è il peccato originale di Pioli" (Andrea Longoni, Milan news, 19.11). Beh, dài, cuginastri: provate a consolarvi! Anche Conte, all'Inter, stravedeva per Gagliardini.

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Lun 20 novembre 2023 alle 17:03
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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