E se Moratti stesse bluffando ancora? In un’intervista di portata ‘mondiale’ il presidente dell’Inter ha voluto chiarire che la sua squadra rimarrà competitiva anche senza Samuel Eto’o, la cui partenza è ormai questione di ore. Nessun ripensamento, dunque, i tifosi che adorano il Re Leone devono rassegnarsi e guardare avanti. Il numero uno nerazzurro non nasconde il desiderio di realizzare un altro colpo pari a quello messo in atto con il Barcellona due anni fa (scambio Eto’o-Ibrahimovic), ma certi miracoli di mercato sono come un Triplete, capitano una volta nella vita, due se sei baciato dalla sorte. Non credo, perciò, che la società possa trarre gli stessi benefici da una rinuncia di tale portata, ma auspico che sappia muoversi adeguatamente per consegnare a Gasperini un gruppo affidabile e completo.

Moratti ha anche parlato degli obiettivi dell’Inter per il dopo Eto’o, recuperando proprio i nomi che da qualche giorno circolano sulle pagine dei giornali: Forlan, Tevez e Lavezzi. Due sono le ipotesi: o i media hanno lavorato benissimo smascherando le trattative nerazzurre in corso, oppure il presidente si sta divertendo a prendere nuovamente in giro la stampa, dandole in pasto il piatto che predilige. Da qualche anno Moratti, quando si tratta di mercato, è piuttosto sibillino. Dice e non dice, e quando si espone non sempre racconta la verità. In questa estate il club, attraverso i suoi rappresentanti, ha parlato ben poco di mercato e si è sbottonato solo quando le operazioni erano ormai in dirittura d’arrivo. Una scelta strategica volta a non scoprire le carte in anticipo, scatenando la concorrenza delle altre società.

Riflettendo sui tre nomi citati dal presidente, traggo determinate conclusioni: Tevez? Costa tanto, e finora non c’è stata una vera trattativa; Forlan? Piace, ma se l’agente dice la verità l’Inter non si è mai fatta avanti; Lavezzi? Chiedere a De Laurentiis e Mazzarri se è davvero sul piede di partenza. Chiaro, ognuno recita un ruolo in questo circo della campagna acquisti, se tutti dicessero la verità sarebbe come leggere un giallo partendo dalle ultime pagine. Dove sarebbe il piacere dell’attesa e della sorpresa? Partendo da questo presupposto non penderei irremovibilmente dalle labbra di Moratti quando parla di possibili arrivi. La storia recente ci insegna che certi giochetti sono ormai in ampio uso anche in Corso Vittorio Emanuele. Non mi importa più di tanto, quello che mi preme è vedere, il 1° settembre, un’Inter completa e competitiva in Italia e in Europa. Se può esserlo anche senza Eto’o, come sostiene Moratti, dipende da quel che accadrà nei prossimi giorni, fino al 31 agosto. Io ho fiducia, margine per rimanere soddisfatti ce n’è tanto.

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Mer 17 agosto 2011 alle 11:14
Autore: Fabio Costantino
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